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Generazione Z, insidie e fragilità

Gli studenti a tu per tu con Carlo Negri, magistrato con una lunga esperienza nella direzione antimafia

Generazione Z, insidie e fragilità

Una mattinata intensa e ricca di spunti quella vissuta all’auditorium “Saccenti” del Polo tecnico di Adria, dove gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie della città, nell'ambito del calendario per il mese contro la violenza sulle donne, hanno preso parte a un incontro di alto valore formativo con Carlo Negri, magistrato con una lunga esperienza nella direzione distrettuale antimafia.

Il tema affrontato, “Il nuovo Lucignolo: insidie e responsabilità della Z-Generation”, ha guidato un vero e proprio viaggio tra rischi, fragilità e potenzialità dei giovani di oggi. Una riflessione profonda condotta da una voce autorevole che da oltre vent’anni opera in prima linea nella giustizia e nella lotta al crimine organizzato. Magistrato dal 1997, Negri ha prestato servizio nelle procure di Bologna e Caltanissetta e nelle diverse Direzioni distrettuali antimafia, partecipando a indagini di rilevanza nazionale.

E’ stato consulente della commissione parlamentare antimafia, giudice a Rovigo e Ferrara, e attualmente coordina l’ufficio Gip del Tribunale di Rovigo. Relatore in università, master e programmi europei, è autore di numerose pubblicazioni sul contrasto alla criminalità organizzata. A coordinare l’incontro è stata l’avvocato Emanuela Beltrame, che ha accompagnato studenti e relatori attraverso le varie tappe della mattinata, riservata alle scuole secondarie cittadine e sostenuta dal Comune di Adria. Alla giornata hanno preso parte il sindaco Massimo Barbujani, l’assessore alle pari opportunità Donatella Baratella, l’assessore Giorgio Crepaldi, Lamberto Cavallari, vicepresidente della Croce Verde, e i dirigenti scolastici degli istituti “Bocchi-Galilei”, “Cipriani-Colombo” e del Polo tecnico.

Nel suo intervento, l’assessore Donatella Baratella ha evidenziato il ruolo fondamentale della comunità scolastica nel contrasto ai fenomeni di esclusione e violenza tra pari: “Questi incontri sono fondamentali per aiutare le ragazze e i ragazzi a riconoscere le proprie fragilità, ma anche la propria forza. Si devono rafforzare le amicizie e agire collettivamente per ‘colpire’ il bullo, così da arginare il più possibile il fenomeno. Bisogna riconoscere e segnalare, perché l’indifferenza uccide”. Un invito forte, rivolto ai giovani, a sentirsi parte attiva nella costruzione di relazioni positive. A impreziosire la mattinata è stato anche un momento artistico con le esibizioni musicali degli studenti Camilla e Samuele, che hanno suonato arpa e pianoforte. Molto apprezzato dagli studenti uno dei passaggi chiave del giudice Negri: “Mi raccomando ragazzi, dovete essere forti da ciò che vi dà piacere, perché riuscire a liberarsi da ciò che dà dipendenza non è facile”.

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