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“Comuni più vicini alle persone”

Un'opera approfondita

“Comuni più vicini alle persone”

Un momento importante, quello vissuto mercoledì a Roma, dove, alla sala stampa della Camera dei Deputati, si è svolta la conferenza stampa organizzata da Nadia Romeo, rodigina, deputata del Pd, dedicata alla presentazione del saggio di Giovanni Danese: “Statuti, finanze, e autonomia: punti chiave per un’Europa dei Comuni”.

Dainese, rodigino, avvocato amministrativista e revisore contabile, nel corso della propria carriera ha maturato una profonda conoscenza degli enti locali e della pubblica amministrazione, svolgendo per circa 30 anni l’incarico di segretario comunale e provinciale, arrivando ad essere segretario generale della provincia di Bologna. A oggi è componente di numerosi nuclei di valutazione del personale, in vari enti locali.

Da questa sua lunga e approfondita esperienza è nato il lavoro presentato alla sala stampa dei Deputati. La tesi centrale del saggio è tanto affascinante quanto importante. Ossia che una Europa davvero unita, auspicata dall’autore, debba necessariamente fondarsi “su un tessuto comunale di autonomie locali, nel quale i Comuni, ossia gli enti locali che meglio conoscono e interpretano i bisogni delle comunità, diventano attori dell’unità europea, attuando politiche pubbliche”.

“Un’opera che merita una particolare attenzione per il suo valore scientifico, istituzionale e civico - ha ribadito Romeo - la portata dell’opera è stata anche riconosciuta a livelli estremamente alti, lo scorso 22 novembre, nell’ambito della nona edizione del prestigioso premio letterario Milano International”.

“Il saggio ci ricorda - ha proseguito la deputata - che il sapere giuridico e amministrativo non è un sapere astratto, ma ci consente, se utilizzato nella maniera migliore, di ottimizzare la qualità delle nostre scelte e delle nostre politiche”.

Come ribadito da Dainese, storicamente sono i Comuni le “cellule originarie” della civiltà europea, così che il futuro dell’Unione Europea non può prescindere da loro, come soggetti di autonomia locale.

Affinché questo possa avvenire, ha chiarito l’autore, è anche necessaria la realizzazione di un nuovo e migliore rapporto tra Comuni e cittadini, superando in particolare la burocratizzazione fine a se stessa. “In questo senso - ha spiegato Dainese - non è sufficiente, per quanto utile, l’attuale processo di digitalizzazione in atto, ma serve la istituzione di un nuovo rapporto tra istituzioni e cittadini, che vada verso l’avvicinamento a questi ultimi”.

Affinché ciò possa verificarsi, deve essere gradualmente allontanato il “formalismo burocratico”, ricordando come le norme fini a se stesse, nel senso di non necessarie e fonte unicamente di complicazione, possano essere considerate una vera e propria forma di “violenza” nei confronti del cittadino.

Infine, un monito, centrato sull’enorme squilibrio a oggi esistente tra le competenze affidate ai Comuni e le risorse messe a disposizione per attuarle.

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