Barbablù e la sua favola oscura

Oggi alle 18, all’interno della rassegna Visioni, in scena lo spettacolo Barbablù, della compagnia lombarda Campsirago residenza. L’origine della figura di Barbablù, trascritta e resa celebre da Charles Perrault, si perde nella notte dei tempi. Nella scrittura originale di questo spettacolo, che vede la regia di Michele Losi e la drammaturgia di Sofia Bolognini, protagonisti non sono le figure di vittima e carnefice, ma due testimoni, interpretati da Benedetta Brambilla e Sebastiano Sicurezza, ispirati ai due gemelli della trilogia della città di K di Ágota Kristóf.

Saranno loro a trasportare il pubblico in un viaggio attraverso una moltitudine di stanze di Barbablù. I testimoni osservano tanti Barbablù diversi, ciascuno con la propria camera segreta. Come due scienziati osservano, vivisezionano, analizzano e testimoniamo le infinite possibilità di follia e perversione dell’essere umano.

“Tema dello spettacolo è, appunto, il male assoluto - afferma Michele Losi - Quel delitto talmente grave che non può essere espiato attraverso un atto di redenzione”. Le scene e i costumi sono di Michele Losi e Annalisa Limonta, mentre Luca Maria Baldini e Stefano Pirovano hanno curato l’aspetto sonoro e lo stesso Pirovano assieme ad Alessandro Bigatti firmano il design luci. Campsirago Residenza è centro di ricerca e produzione delle arti performative nel paesaggio e di teatro per l’infanzia. Ha sede nel quattrocentesco Palazzo Gambassi dell’antico borgo di Campsirago, immerso nei boschi del Monte di Brianza. Al termine dello spettacolo, il pubblico potrà partecipare a La Zona Bianca, lo spazio informale di incontro e approfondimento del teatro del Lemming, dove artisti e spettatori dialogano liberamente, tra un calice di vino e qualche stuzzichino.