Conquistò tutti con un violino

“L’eco di un violino”: il successo ritrovato di Bismarck Mantovani.

L’associazione Città della Musica Aps ha presentato, sabato in sala Europa a Taglio di Po, un evento culturale di grande risonanza, intitolato “L’eco di un violino”.

Questo spettacolo teatrale e musicale ha celebrato la storia ritrovata di un illustre tagliolese, il talentuoso violinista di fine Ottocento Bismarck Mantovani. Mantovani, nato da famiglie contadine “possidenti” alle dipendenze dei Sullam, celebre casata veneziana trascorse l’infanzia nella periferia rurale di Taglio di Po.

Nel 1886 iniziò gli studi al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, ottenendo nel 1894 il diploma di maestro con premio di primo grado per il violino, riconoscimento riservato agli allievi di eccellenza. Dopo tre anni di perfezionamento al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, nel 1898 fu chiamato da Arturo Toscanini come primo violino alla riapertura del Teatro alla Scala: un traguardo eccezionale per un giovane polesano di fine Ottocento.

Anche il figlio, Annunzio Paolo Mantovani, divenne un musicista di fama internazionale, con una stella nella Hollywood Walk of Fame e le impronte al Tcl Chinese Theatre.

L’intera rappresentazione ha preso spunto e ispirazione dal romanzo “Sulle note di un violino” scritto da Sonia Elisa Pasini, un’opera che ha ridato lustro e memoria alla figura di Mantovani.

Gli attori protagonisti, uno straordinario Riccardo Zanella e Marika Marangon, hanno saputo incarnare i personaggi con intensità e passione. Lo spettacolo è stato arricchito dalla musica eseguita dal Quartetto d’archi, composto da Enrico Pozzato, Gildo Turolla, Alberto Magon ed Elisa Lazzarin, le cui note hanno guidato il pubblico attraverso il percorso emotivo del racconto.

La sceneggiatura è stata affidata ancora a Riccardo Zanella, che ha dimostrato la sua versatilità anche come autore, mentre la regia è stata gestita da Gessica Reddi.

Sonia Pasini, autrice del romanzo, intervistata da Leandro Maggi, ha scelto di trasformare il successo del suo libro in un dono concreto per la comunità.

L’autrice, infatti, ha destinato 1.000 euro provenienti dal ricavato delle vendite per istituire una borsa di studio intitolata a Bismarck Mantovani. In accordo con lei, la somma è stata divisa in due parti: 500 euro serviranno per acquistare due violini da studio, che verranno concessi in comodato d’uso gratuito ai giovani che inizieranno il loro percorso violinistico. L’altra metà sarà destinata invece a premiare il merito di un giovane talento locale.

Per questa prima edizione, è stato scelto il nome del violinista che ha guidato il quartetto protagonista della serata: Enrico Pozzato, invitato sul palco per ricevere il riconoscimento, simbolo di un’eredità che continua e guarda al futuro.

“L’eco di un violino” ha reso omaggio al Polesine e ai suoi talenti dimenticati e questa rappresentazione ha raggiunto l’obiettivo di emozionare e informare.