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“E ora piante più resistenti"

L'annuncio di Confagricoltura

“E ora piante più resistenti"

Confagricoltura plaude all’accordo in sede Ue raggiunto sulle Tea, Tecniche di evoluzione assistita, da Parlamento, Consiglio e Commissione dell’Ue. “Una battaglia portata avanti da anni da Confagricoltura, con la provincia di Rovigo tra le prime in Italia a organizzare un convegno, nel 2023, sulle tecniche di biologia molecolare che consentono di rendere le piante più resistenti alle avversità climatiche e alle malattie”.

Confagricoltura Rovigo fa sapere che “l'intesa segna un punto di svolta fondamentale, stabilendo finalmente un quadro legislativo chiaro che punta a migliorare la competitività del settore agricolo. Tra le novità importanti una suddivisione delle Tea in due categorie: quelle assimilabili alla selezione naturale e quelle soggette a norme più stringenti. Questa suddivisione va a semplificare la norma e consente un passo in avanti verso l’autorizzazione all’utilizzo di sementi e piante Ngt (New genomic techniques)”.

“Questo accordo segna un’accelerazione decisa verso una normativa Ue definitiva - sottolinea Lauro Ballani, presidente di Confagricoltura Rovigo - che ci consentirà di disporre di piante resistenti nella nostra attività agricola, riconoscendo l’importante ruolo che la ricerca e la sperimentazione scientifica possono ricoprire nella produzione di cibo per l’umanità. Questi strumenti aiuteranno, infatti, gli agricoltori nel produrre meglio e di più, facendo fronte ai cambiamenti climatici che stanno negativamente condizionando i raccolti e rendendo l’agricoltura sempre più sostenibile, con minore necessità di chimica e di apporto idrico. A Rovigo, nel 2023, fummo tra i primi in Italia ad organizzare un convegno sulle Tea, quando ancora non erano conosciute, con la partecipazione dei principali ricercatori nazionali e internazionali. Questo accordo premia il nostro lavoro sindacale e la nostra incessante opera di divulgazione sulla materia. Ora auspichiamo la conferma definitiva dell'accordo nel prosieguo dell’iter legislativo, affinché si giunga concretamente a rendere utilizzabili queste importanti tecniche”.

L’agricoltura polesana sta soffrendo, negli ultimi anni, per la difficoltà di produrre, imputabile soprattutto ai cambiamenti climatici e all’aumento delle temperature. “Il settore primario è strategico per l’economia, la tenuta sociale, il governo del territorio - rimarca Ballani - Le 4.287 imprese agricole attive e 1.305 della pesca e acquacoltura della provincia di Rovigo realizzano un Pil pari a 1,4 milioni di euro e occupano circa 1,4 milioni di giornate tra autonomi e dipendenti. Per preservare questo patrimonio gli obiettivi sono chiari: bisogna investire nell’innovazione, a cominciare dalle Tea, nella ricerca di nuovi mezzi tecnici e di nuove tecniche di produzione, nell’agricoltura di precisione, nella digitalizzazione delle imprese e in tutte le nuove tecniche che possono combinare elevati livelli produttivi con la sostenibilità ambientale".

"Ricordo, infine, che per frumento, mais, riso, legumi, ortaggi e piante da frutto le tecniche Tea sono già state applicate e hanno permesso di selezionare varietà con caratteristiche preziose: resistenza alla siccità e alla salinità del terreno, resistenza alle malattie, maggiori nutrienti, rese più elevate. Manca solo il definitivo via libera dell’Unione europea per utilizzarle concretamente”.

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