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Il Centro di documentazione polesano <br/> si ritrova senza una propria sede

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Il Centro di documentazione polesano di Badia Polesine a rischio sfratto. Entro il 31 agosto dovrà trovare una nuova sistemazione.
BADIA POLESINE – Cdp a rischio sfratto: il centro di aggregazione e cultura badiese è a caccia di una nuova sede. Il 31 agosto, infatti, scade il contratto per comodato d’uso concesso da don Mario Chieregato.

Una comunicazione arrivata all’improvviso, che ha lasciato i componenti del direttivo e i soci del Centro documentazione polesano piuttosto spaesati. “Non ci aspettavamo questa notizia – commenta Remo Agnoletto, uno dei più attivi del Cdp – speravamo, lo ammetto, di non riceverla mai. Adesso si pone il problema di cambiare sede e con un preavviso tutto sommato non così largo”.

Si parla infatti di pochi mesi di tempo per trovare nuova casa e non è facile, considerata la limitata disponibilità di sedi in area badiese e anche l’ovvia necessità di contenere la spesa. Il Cdp è un’associazione senza scopo di lucro che fa cultura a Badia Polesine dal 1973, un “laboratorio d’idee” attivissimo durante tutto l’anno.

Al vaglio c’è la possibilità di spostarsi in viale Stazione, proprio nell’immobile un tempo sede ferroviaria di proprietà ancora di Rfi. Per il momento, spiega ancora il Cdp, l’ipotesi di traslocare in un edificio comunale non è stata presa in considerazione.

“Intanto comunque restiamo qui – spiega Agnoletto – anche per la realizzazione del Festival dei Popoli, nostro tradizionale appuntamento estivo, possiamo fortunatamente contare sulla sede attuale. Resta il fatto – conclude – che non rinunceremo alla nostra missione. C’è bisogno di qualcuno che continui a fare cultura controcorrente, e noi da questo punto di vista non ci spostiamo di un millimetro”.
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