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La Corte dei conti vuol far luce <br/>sulla discarica di Villadose

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La Corte dei conti chiede informazioni al Comune di Rovigo sul progetto di ampliamento della discarica di Villadose e sulla copertura del finanziamento.
ROVIGO - La guerra dei rifiuti esplode in Polesine. Ed in ogni guerra che rispetti c’è sempre una bomba, quella sganciata ieri pomeriggio dalla Corte dei conti del Veneto. Che ha mandato al comune di Rovigo una lettera nella quella chiede informazioni sul progetto di ampliamento della discarica di Taglietto 1 e sulla copertura per il finanziamento dell’opera.

Una guerra che vede su fronti opposti il comune di Rovigo, assieme a quello di Adria e di altri paesi, e il Consorzio Rsu, con il commissario Tugnolo che già prepara le contromosse. Spaccatura anche fra i sindaci, visto che ieri sera era in programma un vertice fra alcuni primi cittadini di centrodestra, coordinato dal sindaco di Villadose, che hanno una posizione opposta.

Il settore enti locali-controllo finanziario chiede “notizie e delucidazioni circa l’appalto pubblico relativo al completamento di bonifica e messa in sicurezza con contestuale recupero ed ampliamento volumetrico dell’ex discarica per rifiuti urbani Taglietto 1”. Inoltre si punta la lente d’ingrandimento sul “finanziamento dell’opera e la reale copertura finanziaria della relativa spesa”.
Ora il comune di Rovigo ha 20 giorni di tempo per rispondere ai giudici veneziani. E proprio ieri mattina Bergamin, accanto a lui l’assessore regionale Cristiano Corazzari, e alcuni sindaci polesani si sono riuniti per dire “sui rifiuti occorre fermare i processi che sono iniziati quando la città di Rovigo era senza un sindaco. Non cerchiamo vendette o critiche, il nostro è atteggiamento di riflessione, vogliamo iniziare un percorso di trasparenza”.
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