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Villadose reclama la sua discarica <br/>Alessio: "Unico modo per la bonifica"

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Il sindaco di Villadose Gino Alessio e la sua amministrazione sono decisi a portare avanti la battaglia sulla discarica. Va fatta e va terminata l'opera di bonifica.
VILLADOSE - Quella discarica non si deve fare. Anzi, sì. Paese che vai Lega Nord che trovi? Più o meno. Perché se a Rovigo Massimo Bergamin ha chiesto di vederci chiaro sulla realizzazione di Taglietto 1 arrivando a mettere in qualche modo in discussione l’opera, a Villadose, il consiglio comunale - di centrodestra - non ci sta, bacchetta chi tentenna e spinge sull’acceleratore. La discarica - la tesi imperante durante la seduta monotematica dell’altra sera - deve essere fatta. Oltre al sindaco, tra i più appassionati interventi si è registrato quello di Luca Renesto, giovane ma deciso assessore leghista.

Ma come, Renesto si mette contro Bergamin? Non proprio. “Anche io direi no, subito, alla discarica. Fa schifo e non porta giovamenti per nessun tipo al paese. Ma bisognava pensarci prima”, articola l’assessore della giunta di Gino Alessio. Il discorso è semplice: “Dire no alla discarica adesso vuol dire no alla bonifica dell’area, che deve essere fatta per forza”, spiega. E siccome “non esistono alternative”, allora avanti tutta.

A Villadose su questo punto non si transige. E se l’operazione Taglietto 1 (a proposito: il cantiere per la realizzazione del primo stralcio è pressochè a metà dell’opera) dovesse saltare, il sindaco è già pronto a fare rotta verso la procura. “Portiamo tutte le carte, poi ci penserà la magistratura. Come amministratori, da responsabili della salute pubblica dei nostri concittadini, dobbiamo garantire quella bonifica”. Costi quel che costi.
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