Calcio basso all'ufficiale Equitalia<br/> imprenditore finisce a processo

ADRIA - L’esattore di Equitalia si era presentato nella sua azienda agricola per intimargli di pagare le cartelle esattoriali che pesavano su di lui. E’ uscito a gambe incrociate e doloranti, per il calcio ai testicoli ricevuto. Ora si trova a processo A. F, un imprenditore agricolo di Adria che non ha saputo contenere la rabbia.


I fatti risalgono al 17 luglio del 2008. R. B, ufficiale di riscossione per conto di Equitalia, aveva bussato alla porta dell’uomo per notificargli alcune intimazioni al pagamento relative a cartelle esattoriali.

Il destinatario, ora imputato per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale e difeso dall’avvocato di Rovigo Marzia Bolognesi, non ci ha visto dalla rabbia. Ha cominciato a inveire contro il funzionario pubblico, dicendogliene di tutti i colori e minacciandolo.


L’uomo però, è andato oltre e ha afferrato il funzionario dal bavero della maglietta e la strappò per suggerirgli minacciandolo: “Tieni tutto (il debito ndr) fermo per 500 anni, perché io ti vengo a trovare a casa”.


Insomma, l’aveva presa troppo sul “personale”. E alla fine il clou: un calcio piantato sui testicoli che ha comprensibilmente immobilizzato l’uomo e provocato, da referto “un trauma contusivo della regione scrotale e un trauma escoriato sulla spalla destra”. Il referto alla visita medica era non grave, una lesione guaribile in cinque giorni, ma essendo fatta contro un pubblico ufficiale, è stata aggravata.


Ieri la prima udienza davanti al giudice onorario Anna Di Mascio, che dovrà valutare se tutti gli addebiti nei confronti dell’imprenditore agricolo sono confortati da prove e condannarlo o meno.