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Carte carburante clonate <br/> 15 anni alla banda moldava

Il caso

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In tribunale

Il gup di Padova ha condannato a 7 anni e 4 mesi un 24enne studente di economia di Ferrara residente a Pontecchio per la clonazione di carte carburante, insieme a tutta la banda.
Condannati i componenti di una banda di Moldavi, uno di loro residente a Pontecchio Polesine, accusati di clonare le carte carburanti, prelevando gasolio e benzina dai distributori di mezzo Veneto e dell'Emilia, e anche del Polesine, per circa 50mila euro.



D. G., 24enne studente di economia all'università di Ferrara e residente a Pontecchio Polesine, è stato condannato a 7 anni e 4 mesi. G. D., 37 anni, moldavo residente a Occhiobello, condannato a 3 anni; 1 anno e 4 mesi a R. M., 25 anni residente a Valdobbiadene, 2 anni a I. C., 34 anni e, infine, 1 anno e 4 mesi a D. C., 33enne, entrambi di Vigonovo. In totale 15 anni di carcere, sospesi per alcuni dei condannati.



Il 24enne di Pontecchio, già laureato in patria, era maestro nella clonazione di carte con bande magnetiche per rubare carburante e fare soldi grazie alla vendita del prodotto ad artigiani connazionali con il sistema del comodato delle tessere. Il tutto col supporto di un hacker residente in Olanda.



L'accusa è di concorso in ricettazione, autoriciclaggio e riciclaggio. In totale, tra 2014 e fino al 3 marzo 2015, avrebbero “succhiato” carburante (per lo più gasolio) per 47.154 euro in stazioni di servizio a Padova e in diversi distributori nel Padovano, a Ferrara, Rovigo e provincia (Occhiobello e Canaro), a Cervia (Ravenna), Rimini, a Bologna, a Valdobbiadene nel Trevigiano.



Il servizio completo in edicola nella Voce di giovedì 14 aprile
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