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"Rivendicare l'indipendenza del Veneto non è reato"

Rovigo

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Indipendentisti davanti al tribunale di Rovigo

L'avvocato indipendentista, Luca Azzano Cantarutti oggi a Brescia, all'udienza preliminare sul caso "venetisti", ha sottolineato che essere venetista non è reato.

Si è tenuta stamattina davanti al tribunale di Brescia, l'udienza preliminare su caso "Venetisti".

L'avvocato Luca Azzano Cantarutti, che difende la polesana E. P. e oggi sostituiva il difensore della mamma di E., M. L. V., oltre tre indagati di Brescia e di Treviso, in aula ha subito sottolineato: "Premesso che essere indipendentisti non è reato, questo procedimento non può tenersi a Brescia, ma a Rovigo".

L'avvocato - lui stesso indipendentista - ha spiegato al gip di Brescia che "non c'è materia di reato", visto che "rivendicare l'indipendenza del Veneto non è in sé reato e non c'è stata alcuna azione eversiva".

Ma in ogni caso, ammesso che la costruzione del tanko sia l'atto eversivo compiuto dall'Alleanza, l'associazione costituitasi a Brescia, sarebbe Rovigo il tribunale competente per territorio, visto che il rudimentale carrarmato venne costruito a Casale di Scodosia, in provincia di Padova.



Il gip si è riservato di decidere sulla questione preliminare e ha rinviato il processo al 3 marzo prossimo.




Il servizio completo sulla Voce di Rovigo di domani 1 ottobre

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