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La truffa dei corsi per autisti, 29 indagati

Autoscuole sotto inchiesta

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Due autoscuole polesane falsificavano il registro presenze, ma la polizia stradale le ha smascherate dopo un anno di appostamenti e controlli. L'accusa è di falso ideologico.
Autoscuole truffaldine in Polesine: falsificavano i registri delle presenze, ma la polizia stradale le ha smascherate.



Erano otto le autoscuole della provincia di Rovigo che gli agenti tenevano d’occhio da più di un anno. Il sospetto era che i corsi per autisti professionisti non si svolgessero nel pieno rispetto della legge.



In effetti due di queste autoscuole, una nell’Alto e una nel Basso Polesine, falsificavano le presenze degli autisti. Sul registro il monte ore necessario al rilascio della Carta di qualificazione del conducente (CQC) risultava raggiunto da tutti gli iscritti, ma in realtà non tutti gli aspiranti autisti avevano seguito le 35 ore di lezione previste dalla legge.



La truffa è stata smascherata grazie agli appostamenti della polizia stradale: gli agenti si sono accorti, infatti, che le persone in aula intente a seguire le lezioni serali erano molte meno rispetto a quelle segnate sul registro.



Un trucco che è costato l'accusa di falso ideologico ai 26 autisti e ai 3 titolari indagati. Senza contare i rischi che gli autisti inesperti, al volante di un camion o di un mezzo pubblico, avrebbero potuto rappresentare.

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