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"Ragioni di igiene", profughi via dal campo di calcio

Cona

Conetta Cona rivolta centro accoglienza ex base (1

Il centro assistenza di Cona

“Per ragioni di igiene e sanità pubblica, sospeso l’accesso a questo impianto sportivo alle persone accolte nel campo base di Cona in attesa di essere sottoposte a controlli sanitari e vaccinazioni". Così ha deciso la società Asd Pegolotte.
“Per ovvie ragioni di igiene e sanità pubblica, è stato sospeso l’accesso a questo impianto sportivo a tutte le persone accolte nel campo base di Cona che sono in attesa di essere sottoposte ai previsti controlli sanitari e vaccinazioni”.



E’ questo il testo dell’avviso affisso lunedì scorso per decisione della società Asd Pegolotte, ai muri degli spogliatoi dello stadio “Don Mario Zanin” su richiesta dei genitori dei bambini. Questi, infatti, hanno minacciato la società di ritirare i loro figli se i profughi avessero usato gli impianti, per paura di contagi.



La società sostiene di non aver avuto scelta. Due notti prima un ragazzo bengalese di 19 anni, ospitato a Conetta, era finito in ospedale per sospetta meningite. Una diagnosi che, nelle ore successive, era stata precisata come encefalite virale non contagiosa.



Il servizio sulla Voce di sabato 21 gennaio
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