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Splendida vittoria polesana alla gara di Monteforte d'Alpone

Podismo

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A tagliare il traguardo dei 26 chilometri di corsa in montagna è stato l'adriese Enrico Bonati. Una gioia immensa per l'atleta dell'Avis Taglio di Po, impegnato nel primo trial del 2017.
Arrivavo belle notizie per l’atletica polesana: domenica si è disputata la 42ª edizione della “Montefortiana”, una delle manifestazioni podistiche più partecipate e “di moda” d’Italia, tanto da essere una delle poche gare al mondo gemellate con la New York City Marathon.



Una sana follia podistica che, ogni anno, vede più di 20mila podisti invadere Monteforte d’Alpone, paesino di poco più di 4mila anime ai piedi delle montagne veronesi: quest’anno il sole splendido ha favorito una partecipazione da record che, oltre alle gare giovanili del sabato, ha visto più di 19mila presenze nel 42° Trofeo “S. Antonio De Megni”, una non competitiva su varie distanze.



Per la parte agonistica sono state ben tre le gare, la mezza maratona di 21,097 km e due impegnativi trail, uno di 44 km ed uno di 26 km, entrambi molto selettivi e con oltre 500 classificati. E proprio nel percorso più corto, l”Ecorun Collis”, con 900 mt. di dislivello positivo, è arrivato il risultato più bello per i colori polesani con il giovane adriese Enrico Bonati, in forza all’Avis Taglio di Po, a tagliare per primo il traguardo con il tempo di 2h 15’,07”.

"Sono sorpreso e felicissimo – afferma Bonati – era il mio primo Trail del 2017. Dicembre non è stato un bel mese, tra influenza e qualche acciacco muscolare, ma domenica ho fatto una grande gara. Siamo partiti forte, faceva molto freddo e, man mano che si saliva, bisognava prestare molta attenzione, prima al ghiaccio, poi alla neve: attorno al dodicesimo chilometro ho dato tutto nella salita più impegnativa della gara, e ho staccato i miei avversari. Da quel momento ho pensato solo a gestire la gara, sentendo che il fisico rispondeva bene”.



La vittoria alla “Montefortiana”, una delle competizioni storiche del panorama podistico, è un bel trofeo da aggiungere al medagliere personale. “Nel finale ho iniziato a vedere una vittoria che potevo solo sognare – continua l’adriese – negli ultimi 200 metri mi sembrava di volare tra gli incitamenti della gente poi, una volta tagliato il traguardo, ho realizzato che ce l’avevo fatta! Una gioia immensa che rimarrà per sempre”.

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