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Pesca di frodo, sequestrati 700 metri di reti e una barca lungo l'Adigetto

L'operazione dei carabinieri

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Controlli straordinari contro il bracconaggio ittico. La notte scorsa i militari hanno sequestrato reti e imbarcazione, ma i predoni sono riusciti a dileguarsi.
Lotta alla pesca di frodo: 700 metri di reti e un'imbarcazione sono finiti sotto sequestro la notte scorsa, durante un controllo straordinario effettuato dai carabinieri della compagnia di Adria e dai colleghi dell'unità forestale di Adria e Porto Tolle.



Decine di uomini in divisa hanno perlustrato gli argini di fiumi e canali con l'obiettivo di contrastare il bracconaggio ittico che da mesi sta spogliando i corsi d'acqua polesani. Il controllo a tappeto ha scombinato i piani ad alcuni predoni della pesca che ieri sera avevano calato le reti nel Naviglio Adigetto.



Ad attirare l'attenzione dei militari della stazione di Loreo, verso le 3 di notte, è stato un furgone Fiat Scudo parcheggiato in modo sospetto lungo l'argine, in una zona in cui la pesca è assolutamente vietata.



Avvicinandosi al mezzo per controllare se ci fossero persone a bordo, i carabinieri hanno notato che nel canale c'era una una piccola imbarcazione. Non solo, dall'acqua emergeva una striscia blu lunga centinaia di metri: un indizio inequivocabile della presenza dei bracconieri, che utilizzano proprio fitte reti a tramaglio per depredare i canali.



I militari hanno subito chiamato rinforzi e si sono affrettati a setacciare la zona alla ricerca dei bracconieri. Ma dei predoni nessuna traccia. Sono stati recuperati, invece, e rimessi in libertà alcuni esemplari di pesci rimasti intrappolati nelle reti.

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