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"Siamo stanchi di medaglie e pacche sulle spalle"

Vigili del fuoco

Stamattina la protesta dei vigili del fuoco a Montecitorio, organizzata dal Conapo. In migliaia provenienti da tutta Italia. Tanti gli slogan per chiedere l'adeguamento degli stipendi.
In migliaia sotto le finestre della Camera dei deputati, a Roma, per protestare. Una folla di vigili del fuoco in divisa provenienti da tutta Italia ha raggiunto stamattina Montecitorio per rivendicare salari più equi rispetto agli altri corpi dello stato.



Fra i tanti gruppi di manifestanti, anche la delegazione polesana guidata da Moreno Romagnolo, segretario provinciale del Conapo, il sindacato indipendente dei vigili del fuoco. Con loro è presente in piazza Montecitorio anche Emanuela Munerato, onorevole di "Fare!".



Grida, fischietti e sirene accompagnano i cori di protesta. Tanti gli slogan che riassumono le richieste di chi ogni giorno dà la propria vita per salvare quella degli altri senza un compenso adeguato. "Non siamo cittadini di serie B", "Non chiediamo privilegi ma parità con gli altri corpi" si legge nei cartelli che emergono dalla folla di divise. E ancora: "Ci chiamano eroi ma abbiamo stipendi da fame", "Siamo stanchi di medaglie e pacche sulle spalle".



Grandi, infatti, gli elogi pubblici da parte dello stato, ma nessun riconoscimento in busta paga e se il prestigio di questo corpo aumenta sempre di più, gli stipendi invece sono congelati da troppo tempo. Una situazione che dà fastidio soprattutto se comparata a quella delle altre forze, che guadagnano dai 300 ai 1.000 euro in più al mese.




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