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Morta per overdose dopo un'agonia durata tre mesi e mezzo

Il lutto

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Dal 3 dicembre combatteva per restare in vita, ma non ce l'ha fatta. A uccidere E. B., 45 anni di Rovigo, è stata una dose eccessiva di cocaina.
Si è spenta ieri sera all'ospedale di Rovigo, dopo tre mesi e mezzo di agonia la rodigina di 45 anni dal 3 dicembre scorso era sospesa tra la vita e la morte a causa di un'overdose di cocaina.



A mandare in ospedale la donna, molto conosciuta in città, era stata una dose eccessiva di polvere bianca, assunta nel suo appartamento, dove era presente un amico di 28 anni.



Era stato proprio il giovane a chiamare i soccorsi, spaventato dalle condizioni della donna che si era accasciata a terra priva di sensi. Insieme ai soccorsi medici, sul posto erano intervenuti anche gli agenti delle volanti, che avevano arrestato il giovane per possesso e spaccio di stupefacente.



All'arrivo delle sirene, il 28enne, con in tasca 18 grammi di cocaina e 500 euro in contanti, aveva cercato di scappare, ma gli agenti lo avevano braccato.



Secondo il giovane, la cocaina che aveva addosso apparteneva all'amica: lui si era limitato a nasconderla in tasca per non mettere nei guai la 45enne. Una versione dei fatti che non ha convinto il giudice, infatti il 28enne è stato condannato a due anni, pena sospesa, al processo per direttissima ([url"Leggi l'articolo"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display/Rovigo/l-amica-in-overdose-condannato-a-due-anni[/url]).



Ma sul triste caso il sipario non è ancora calato del tutto: la morte della 45enne, infatti, potrebbe modificare il quadro della vicenda.



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