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La grande rivincita della movida

Festa fino a mezzanotte

Intervento risolutivo del sindaco di Rovigo che ha permesso che la musica non si fermasse alle 22. E il dj chiama l'applauso: "Bergamin, uno di noi!".
E’ finita che ieri sera alle 22, quando secondo le indicazioni dell’assessore Paulon la musica si sarebbe dovuta spegnere, in piazza Garibaldi si è alzato un coro da stadio: “Bergamin uno di noi”.


E il dj ha fermato sì la musica, ma solo per ringraziare il sindaco che era intervenuto in tempo per mettere una pezza a quello che si stava trasformando in un mezzo disastro. La movida tira un sospiro di sollievo: l’evento che il giovedì sera riempie piazza Garibaldi in maniera quasi riminese può andare avanti. E lo può fare con la musica accesa - a livelli accettabili -fino alle 24.


>A sbloccare tutto, come detto, è stato l’intervento del sindaco. Del resto in città le proteste stavano montando. E non solo fra i giovani e i gestori dei locali. Ma non è stato facile. A mostrare che il clima stava cambiando, ieri mattina il primo cittadino aveva condiviso sulla sua pagina Facebook la pubblicità della serata, mentre il presidente del Consiglio comunale, Paolo Avezzù, aveva usato parole di fuoco contro l’assessore Luigi Paulon (sua la primogenitura di tutto) e contro il consigliere comunale, Alberto Borella, da un cui intervento era partita la decisione di intervenire vietando la musica (prima) e limitandola fino alle 22, poi.


Il servizio completo sulla Voce del 23 giugno.
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