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Giro Rosa, le proteste non si fermano

Occhiobello

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“Giro Rosa” a Occhiobello, autisti imbufaliti. Strade chiuse e disagi, è polemica: “Bloccati, non si poteva andare all’università o al lavoro”.
E’ polemica il giorno dopo la chiusura delle strade per consentire la partenza e l’arrivo della tappa polesana del Giro Rosa, la competizione internazionale riservata al ciclismo femminile.



E’ soprattutto su Facebook che i residenti, ma non solo loro, hanno polemizzato sulla chiusura di tutte le strade principali del comune rivierasco, dividendosi tra chi attaccava gli organizzatori e l’amministrazione per la mancanza di segnalazioni tempestive e chi, invece, li ringraziava per la corretta e tempestiva segnalazione. Ma vediamo di fare chiarezza.



Nel primo pomeriggio di lunedì, sono state chiuse al traffico dalle 11.50 alle 12.20 per consentire la partenza e dalle 14 alle 15 per l’arrivo, la strada Eridania, la strada arginale e il casello dell’autostrada. Purtroppo, diverse persone sono arrivate tardi al lavoro, altre sono rimaste parecchio tempo fermi in auto sotto il sole, mentre studenti hanno perso l’esame di appello all’università.


“Oggi grazie al Giro Rosa, sia l’Eridania che l’argine sono stati bloccati, impedendomi di andare all’università e molti di andare al lavoro - scrive in un post un residente della zona - mi ha fatto imbestialire il fatto che mancasse informazione, se l’avessi saputo anticipatamente probabilmente non sarei stato fermo mezz’ora sull'argine”.



Il servizio sulla Voce del 5 luglio
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