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Sgominata la banda dei rapinatori di sale slot e distribuitori

Carabinieri

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Tre arresti e due denunce a piede libero: sono accusati di almeno otto colpi fra Rovigo, Badia, e Lendinara. Sono due italiani e tre rumeni. Fra di loro anche due donne.
Cinque segnalazioni all'autorità giudiziaria (tre arresti e due denunce): è il risultato delle indagini dei Carabinieri della Compagnia di Rovigo, che hanno portato a sgominare la banda che per quasi un anno, dal maggio dello scorso anno fino ad aprile 2017 aveva messo a segno colpi a raffica ai danni di Sale Slot e distributori di benzina a Rovigo, Badia e Lendinara, ma anche nella bassa padovana e in provincia di Ferrara.



In totale si tratta di otto rapine, tre furti di targhe di auto e l'incendio doloso di autovettura utilizzata per un colpo. Sequestrata anche una pistola utilizzata per i colpi.




L'elenco dei colpi attribuito alla banda è lungo.



Il primo risale al 27 maggio del 2016 quando un uomo con il viso coperto da una passamontagna e armato di pistola rapinò la sala giochi "Blu21" in via Cappuccini a Badia Polesine.



Il 4 luglio sempre del 2016, sempre un bandito armato di pistola prima rapinò dell'auto una donna nel parcheggio di un centro commerciale (trascinandola con violenza sull'asfalto) e poi, utilizzando il mezzo rubato mise a segno un colpo ad un distributore di carburante di Megliadino San Fidenzio, nella bassa padovana. La giornata si conclude con l'auto data alle fiamme in una piazzola di sosta lungo la Transpolesana, nel comune di Villamarzana.



E ancora, il 16 dicmebre nel mirino dei banditi finì la sala giochi “Mega Sala Vlt” in Viale Porta Po di Rovigo, mentre pochi giorni dopo, il 23 dicembre 2016, fu la volta di un altro colpo, ai danni dello stesso distributore di Megliadino San Fidenzio già rapinato il 4 luglio.



E siamo così arrivati al 23 marzo di quest'anno (2017) quando due banditi diedero l'assalto al “Blu21” di Copparo, nel ferrarese.



Il primo aprile 2017 fu invece la volta della sala slot “Las Lendinarasa”, a Lendinara.



Fu l'ultimo colpo, che mise gli investigatori sulla pista giusta.



Il 28 aprile scorso, mentre si apprestavano a mettere a segno una nuova rapina, i carabinieri arrestarono Enrichetto Tocchio, 54 anni, originario di Bagnolo di Po e residente a Badia, e Mina Tereza Bologa, rumena di 30 anni, anche lei domiciliata a badia Polesine.



Le indagini hanno poi portato all'identificazione degli altri complici:
Massimiliano Pavan, finito ai domiciliari, nato a Lendinara 39 anni fa e residente Piacenza D’Adige; V.V.J, nata In Romania nel 1982 e residente a Badia e il connazionale, R.A.C, 25 anni, in Italia senza fissa dimora. Gli ultimi due indagati risultano denunciati a piede libero.


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