Razzia in abitazione: Il furto in casa è come uno stupro

E’ un furto che ha lasciato una ferita profonda quello avvenuto sabato sera a Bellombra, una frazione di Adria. A finire nel mirino dei ladri è stata l’abitazione di Michele Visentin, una figura molto nota nell’ambiente del calcio polesano per essere stato il presidente del Bosaro.



Visentin era uscito insieme alla moglie e ai due figli, lasciando la a casa soltanto i due cani. Erano le 20.30 quando la famiglia ha chiuso la porta di casa, ma all’una di notte, quando hanno parcheggiato l’auto sul retro della villa ristrutturata da poco, la porta era spalancata.



E i cani si comportavano in modo strano, rifiutandosi addirittura di uscire dalla cuccia. La coppia si è accorta subito che qualcosa non andava, infatti, i ladri avevano fatto razzia di gioielli e rubando una carta di credito, da cui alle 22.50 avevano prelevato 330 euro.



Se nascondere l’accaduto al figlio più piccolo, che stava già dormendo in macchina, è stato facile, non si può dire altrettanto del più grande, che ha 8 anni e che ha chiesto ai genitori se in casa c’erano stati i ladri. La stessa brutta notizia Visentin ha dovuto darla anche ai genitori, che abitano nell’altra metà della villa e che sabato erano in vacanza ad Assisi.



Da loro i predoni avevano rivoltato la casa come un calzino, senza danneggiare i mobili ma svuotando armadi e cassetti. Una “visita” inaspettata che ha costretto la coppia a rientrare un giorno prima dalle ferie. A prenderla male è stato soprattutto il figlio di 8 anni, la cui vivacità sembra essere stata oscurata per colpa di chi ha trasformato la sua casa da nido sicuro in un luogo di timore. “Ti senti violentato - afferma Visentin - è come se abusassero di te e tu non potessi difenderti”.



Il servizio sulla Voce del 25 luglio