Profughi e lavoro a Stienta, è polemica. La capogruppo di minoranza Guidetti: “Chiedo un consiglio aperto”. Il sindaco Ferrarese: “Nessun problema a parteciparvi".
E polemica a Stienta per la richiesta della capogruppo di minoranza, Beatrice Guidetti, di un consiglio comunale aperto sul tema di eventuali lavori socialmente utili da affidare ai richiedenti asilo.
“Chi arriva in Italia e chiede asilo può svolgere lavori socialmente utili, a titolo di volontariato. Anche il nostro Comune avrebbe l’opportunità di intervenire con una mano d’opera gratuita in attività finalizzate al miglioramento del decoro urbano - scrive Guidetti - E’ questa una delle novità importanti del pacchetto di nuove misure in materia d’immigrazione del decreto Minniti”.
“In questi giorni l’associazione ‘Di tutti i colori’ ha chiesto ai sindaci di diversi Comuni polesani, compreso il nostro, di partecipare ad un consiglio comunale aperto per rendere noto ai consiglieri comunali e alla cittadinanza, i possibili progetti di integrazione per favorire dei percorsi di inserimento condivisi e di riconosciuta utilità sociale, tali accordi sono già stati stipulati in altri comuni polesani come recentemente nel Comune di Ficarolo”.
“In qualità di capogruppo di minoranza – conclude Guidetti - dopo aver preso visione del progetto di volontariato dei richiedenti asilo, ho richiesto a breve la convocazione di un consiglio comunale aperto per realizzare, anche a Stienta un’iniziativa ispirata a principi di accoglienza, solidarietà e presa in carico delle problematiche connesse al complesso e controverso tema dell’immigrazione. Resto in attesa di una decisione a questo riguardo da parte del sindaco, che fino ad ora non mi è sembrato particolarmente sensibile a questi temi, ma sono certa che si attiverà al più presto per coinvolgere tutte le parti”.
Il sindaco replica subito. “C'è differenza tra essere poco sensibili e il dover essere sensibili, come capita ad un sindaco, a tutte le questioni e non solo a quelle relative a temi che ‘fanno discutere’, che attirano l’attenzione o che danno occasione, a chi ha un partito, di mostrare che si tiene una linea - spiega Enrico Ferrarese - Poi, sul fatto che tutte servano o siano prioritarie per amministrare il proprio paese... resto quantomeno dubbioso. Nonostante le modalità ‘comunicative’ a mio avviso discutibili di chi si occupa di questo fenomeno, credo che a breve le associazioni di volontariato di Stienta mi comunicheranno una data in cui si renderanno disponibili, compatibilmente con gli impegni dei loro volontari, che tra l'altro in questo periodo sono impegnati nell’organizzazione di varie manifestazioni paesane, ad ascoltare questi signori gestori circa le eventuali proposte in merito - conclude Ferrarese - e non avrò nessun problema a parteciparvi e a dire la mia, come sempre”.
Il servizio sulla Voce del 27 luglio
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