I sindaci ex Ulss 19: Assemblea vuota di significato

Se il Veneto sventola la bandiera dell’autonomia, l’autonomia deve essere per tutti. E’ il messaggio che parte dal comitato dei sindaci dell’ex Ulss 19 che esprimono forte amarezza e delusione per il fatto che sia stato presentato in Regione l’atto aziendale senza la necessaria consultazione e concertazione.



E così i primi cittadini bassopolesani stanno mettendo a punto un documento dove chiedono che vengano recepiti e accolti alcuni aspetti nella gestione dell’Ulss 5 Polesana affinché sia garantita maggiore autonomia decisionale, amministrativa e gestionale per il territorio bassopolesano. Il sindaco Massimo Barbujani fa sapere che a breve sarà emesso il documento con tutte le richieste formulate dai sindaci.



Nel frattempo si è venuta a creare una situazione nella quale mai come in questo momento il sentimento dei sindaci è pienamente in sintonia con lo stato d’animo del Comitato cittadino in difesa dell’ospedale e dei servizi socio sanitari. “Il direttore generale Compostella - scrive il comitato - ha presentato l’atto aziendale che contiene tutti gli elementi che caratterizzeranno l’assistenza sanitaria e socio sanitaria a partire dal primo gennaio 2019; tuttavia, dal momento che il documento era stato già inviato alla Regione ben tre giorni prima, l’assemblea, benché affollata di partecipanti, è risultata vuota di significato”.



A questo punto, secondo il comitato, “se volevamo una conferma del fatto che il territorio polesano, in generale e quello del Basso Polesine in particolare, non è nei pensieri di chi dirige l’azienda sanitaria e governa la Regione, ebbene, l’aver messo i sindaci di fronte a un fatto compiuto, senza che potessero formulare quelle osservazioni che dovrebbero essere di loro competenza, ne è sicuramente la prova”.



Il servizio sulla Voce del 29 ottobre