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Il direttore della banca derubava i suoi clienti

Porto Viro

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Ha patteggiato stamattina insieme al proprio complice. Ai due il raggiro aveva fruttato oltre 280mila euro, sottratti a un ipovedente e a un signora che stava attraversando una delicata situazione familiare.
Ha sottratto migliaia di euro a due clienti, approfittando delle loro difficoltà fisiche o psicologiche. Per Michele Vegro, direttore, all'epoca dei fatti, della filiale di un notoistituto di credito di Porto Viro stamattina (15 novembre) è arrivato il patteggiamento a un anno e 6 mesi per appropriazione indebita aggravata.



Il parente Cristian Vegro, suo complice nel raggiro, ha patteggiato invece un anno e 4 mesi per ricettazione. Tra il 2011 e il 2013 avrebbe fatto credere a due clienti di prendersi cura dei loro risparmi, facendo firmare loro vantaggiosi investimenti. Invece i documenti su cui mettevano la firma erano assegni circolari oppure autorizzazione a prelievi a favore della società agricola intestata al complice.



Un raggiro che ai due aveva fruttato cifre notevoli: all'ipovedente avevano sottratto, infatti, 30mila euro, mentre dal conto della signora erano spariti ben 256.500 euro. Per la donna derubata il raggiro architettato dal direttore della filiale era stato l'ennesima mazzata dopo l'omicidio-suicidio compiuto dal padre, che nel 2006 aveva ucciso la moglie per poi togliersi la vita. Una perdita a cui l'anno dopo si era aggiunta la morte del marito, rimasto carbonizzato in un incendio scoppiato nei cantieri navali Visentini di Porto Viro.

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