Processo penale, luminari in città per due giorni

ROVIGO - Processo penale sarà al centro della due giorni di lavori al Ridotto del Teatro Sociale. Venerdì 17 e sabato 18 novembre alcuni illustri professori, tra i maggiori esponenti del diritto processuale italiano, si riuniscono per confrontarsi su “Il Giudice che a Berlino non c'è, ovvero: il dissesto della legalità nel processo penale”. L'iniziativa è promossa dalla Cattedra di diritto processuale penale dell'Università degli studi di Ferrara-Dipartimento di Giurisprudenza – sede di Rovigo. Alle giornate di studi interverranno: Cristiana Valentini (Università degli Studi di Ferrara - Sede di Rovigo), Adolfo Scalfati (Università degli Studi di Roma - Tor Vergata), Antonella Marandola (Università LUM - Jean Monnet), Carla Pansini (Università degli Studi di Napoli - Parthenope), Teresa Bene (Università degli Studi della Campania - Luigi Vanvitelli), Giorgio Spangher (Università degli Studi di Roma - UNITELMA Sapienza), Nicola Triggiani (Università degli Studi di Bari - Aldo Moro) e Giulio Garuti (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia). Sono previsti, inoltre, interventi da parte di Francesco Trapella (avvocato del Foro di Rovigo e assegnista all’Università di Ferrara), Marcello Stellin (avvocato del Foro di Treviso e collaboratore della Cattedra di Diritto processuale penale presso l’Università degli Studi di Ferrara – sede di Rovigo) e di Marco Casellato (avvocato del Foro di Rovigo). L’incontro è patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Rovigo e dall’Ordine degli Avvocati di Rovigo. "Ringrazio la Professoressa Cristiana Valentini per aver scelto Rovigo come luogo dove organizzare questo prestigioso momento di studio, auspicando che questo sia solo il primo di una lunga serie di futuri incontri. Ospitare prestigiosi studiosi di procedura penale è un onore e una occasione per mostrare il lato migliore della nostra città" - ha detto il sindaco di Rovigo Massimo Bergamin. "Il Ridotto del Teatro Sociale apre per la prima volta ad un convegno di studi - ha detto l'assessore alla Cultura Alessandra Sguotti - Una opportunità importante per la crescita culturale a 360' della nostra amata città".