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Il Centro Essagi è ancora a rischio chiusura

Badia Polesine

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Uno spettacolo del centro Essagi di Badia Polesine

L'allarme lanciato dal coordinatore del Centro Essagi di Badia Polesine: "29 ragazze e ragazzi che lo frequentano e nove professionisti sono preoccupati".
Ritorna l’allarme per il futuro del Centro Essagi di Badia Polesine.



29 ragazze e ragazzi che frequentano il Centro Essagi insieme ai nove professionisti che vi lavorano e le rispettive famiglie, esprimono tutta la loro preoccupazione, tutto il loro sdegno e tutta la loro rabbia per la situazione di stallo che si è venuta a creare - denuncia il coordinatore Cristian Galuppi - stando così le cose infatti, venerdì 22 dicembre sarà l’ultimo giorno di attività del centro”.



“Nel corso del corrente anno, il centro ha ripreso le attività a partire da marzo, grazie soprattutto al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo - ricorda Galuppi - dopo la pausa estiva si è dovuta ridurre l’attività a un periodo di appena sette settimane, fino al 2 dicembre, a partire dal 16 ottobre: l’intenzione era quella di poter contare sul coinvolgimento di tutti i quaranta comuni afferenti alla Conferenza dei sindaci, che negli auspici della lettera a loro rivolta dal presidente della Provincia avrebbero dovuto contribuire con una quota di euro 0,20 ad abitante. Purtroppo non tutti i comuni hanno provveduto all’elargizione di tale contributo”.



“Nel frattempo però, si è lavorato per una soluzione alternativa che potesse dare stabilità e continuità a questa struttura” prosegue Galuppi ricordando la richiesta dell’Ulss 5 Polesana alla Regione Veneto di valutazione di idoneità del “Progetto di Formazione e Socializzazione al lavoro Essagi” ai fini della sperimentazione in materia di semiresidenzialità per persone con disabilità, approvata con delibera di giunta regionale nel 2015. “A più di quattro mesi di distanza, nonostante i numerosi solleciti, la suddetta richiesta non ha ancora trovato un riscontro formale da parte della Regione Veneto - lamenta Galuppi - questa è la drammatica quanto reale situazione in cui ci troviamo in questo periodo, prossimo alle festività”.



Il servizio in edicola nella Voce di mercoledì 6 dicembre
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