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Rifiuti nei campi senza essere trattati, indagini anche per abuso d'ufficio

L'inchiesta

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L'indagine dei carabinieri forestali

Fanghi non trattati sversati nelle campagne: oltre ai vertici della Coimpo e di Agribiofert potrebbero essere coinvolti anche alcuni funzionari pubblici.
Fanghi abusivi sversati nelle campagne: oltre ai vertici della Coimpo e di Agribiofert in uno dei rami dell'inchiesta potrebbero essere coinvolti anche alcuni funzionari pubblici.



Accanto all'indagine condotta dalla direzione distrettuale antimafia di Venezia, che ha portato, ieri mattina (domenica 10 dicembre), all'arresto di sei persone, la Procura di Rovigo ha infatti aperto un'indagine parallela per abuso d'ufficio e corruzione. Con ogni probabilità un'inchiesta legata ai controlli, ma sulla quale viene ancora mantenuto il massimo riserbo.

Nell'inchiesta dei carabinieri sono comunque 41 complessivamente gli indagati, sottoposti anche a perquisizione (nell'elenco anche i terzisti proprietari dei mezzi utilizzati per il trasporto dei fanghi e i proprietari dei terreni agricoli utilizzati per spargere i fanghi). La stessa sorte è toccata anche a un laboratorio privato che avrebbe fornito analisi artefatte dei prodotti che Coimpo e Agribiofert - avrebbero sparso nei terreni agricoli presi in affitto o detenuti in comproprietà.



L'indagine ha preso avvio dopo l'incidente del 22 settembre 2014. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri del nucleo forestale le sostanze che raggiungevano i terreni non erano né fanghi depurati dalla loro componente batterica e neppure fertilizzanti. Ma rifiuti, dal momento che non erano stati sottoposti al trattamento previsto.



I fanghi provenienti dalle acque reflue urbane e dai lavaggi di prodotti agricoli, infatti, avrebbero dovuto "riposare" per 60 giorni nelle apposite vasche, subendo un apposito trattamento prima di essere smaltiti. Invece sarebbero stati sparsi sui campi molto prima, per lasciare spazio ad altro materiale da trattare, assicurando così alle due imprese un giro d'affari più elevato.


Al momento risultano sequestrati due fondi agricoli e numerosi mezzi per il trasporto dei fanghi, e indagati i relativi proprietari ([url"Leggi l'articolo"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display/Adria/traffico-illecito-di-rifiuti-due-in-carcere-e-quattro-ai-domiciliari[/url]).
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