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Cna Balneatori, la richiesta è che le concessioni siano per sempre

Demanio marittimo

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Il litorale di Rosolina Mare

Dopo lo stop del disegno di legge sulle concessioni, Cna Balneatori chiede che sia garantita la continuità aziendale delle imprese che investono nelle spiagge demaniali.
Dopo lo stop da parte del parlamento del disegno di legge sulle concessioni, Cna Balneatori sta ridefinendo la propria strategia ed iniziativa sindacale per il confronto con le forze parlamentari e politico istituzionali sulla questione balneare italiana. Allo scopo è stata convocata nei prossimi giorni a Roma la presidenza nazionale di Cna Balneatori per l’aggiornamento delle linee guida del documento sulle rivendicazioni della categoria.



“Non si poteva approvare una legge - afferma Fabio Porzionato, portavoce di Cna Balneatori Rovigo - senza la continuità aziendale per l’attuale comparto balneare italiano; senza ascoltare chi rappresenta 30mila imprese e altrettante famiglie che vivono nell’incertezza del proprio futuro e del proprio lavoro da più di 10 anni; senza scongiurare aste ed evidenze e pubbliche per ridare stabilità e far ripartire gli investimenti; senza aprire un confronto in Europa sulla Direttiva servizi per assodarne la non inerenza con il settore. Lo abbiamo affermato in assemblea nazionale a Rimini e continueremo a lottare per affermare il Legittimo Affidamento”.



“La posizione di Cna Balneatori è chiara - conclude Porzionato - chiediamo una legge che restituisca un tempo indeterminato alle attuali imprese balneari scongiurando in maniera definitiva le aste”.



Il servizio in edicola nella Voce di giovedì 11 gennaio
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