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Il giochino a incastro delle poltrone

Politica

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Paolo Avezzù con il sindaco Massimo Bergamin e il vicesindaco Ezio Conchi

Partiti in fermento per la scelta delle candidatura e dei cda delle partecipate. Avezzù, Raule, Paron, Ferlin in corsa.
Impazza il risiko delle poltrone, con i partiti che corrono a destra e a manca per definire posti nei cda e nelle candidature per Camera e Senato. Fra i nomi più gettonati, nel centrodestra, c’è quello di Paolo Avezzù, presidente del consiglio comunale di Rovigo. Da tempo è in lizza per una candidatura al Parlamento, dove deve rivaleggiare con le ambizioni di Gigi Viaro, sindaco di Lendinara. Per la Lega Nord, invece, sono in risalita le quotazioni di Stefano Raule, per una candidatura nel collegio uninominale per la Camera.


Ma le decisioni per la corsa elettorale sono la dimostrazione di come nomine per i cda di Consvipo e Acquevente e candidature per il Parlamento siano intrecciate nell’azione politica dei partiti di questi giorni.
Entro la fine di questo mese, infatti, dovranno essere definite le candidature per la corsa elettorale del 4 marzo e i cda di Acquevenete e Consvipo. Per un posto di rilievo scalpita Claudio Paron, di Fi e sponsorizzato dallo stesso Avezzù. Paron aspira a ruoli maestri al Consvipo o ad Asm Set, cosa che potrebbe davvero aprire le porte dell’ufficio da vicesindaco per Cristina Folchini, attuale numero uno della Set. La destinazione più probabile per Paron, però, appare quella di Acquevenete, dove partiti e sindaci stanno lavorando ad un’intesa per presentare una lista unica all’assemblea del 19 gennaio. Gli accordi sono dati per fatti con la presidenza a Piergiorgio Cortelazzo, che poi potrebbe lasciarla ad un altro padovano in caso di elezione alla Camera, e tre componenti del cda alla compagine polesana della società. In pole i nomi di Alessandro Ferlin, Claudio Paron per la vicepresidenza (in questo caso niente poltrona a Consvipo o Set) e poi un esponente indicato dal Pd. Niente Lega quindi in questa visione di intesa fra centrodestra e centrosinistra. Ecco allora che un nome indicato dal Carroccio potrebbe tornare buono per la guida del Consvipo.
Ma non è finita perché la scelta di mettere le caselle a posto in questi enti di secondo grado metterà in moto una sorta di effetto domino che potrebbe far saltare anche la poltrona di vicesindaco di Ezio Conchi, come da tempo chiede Forza Italia. In questo caso, per la sostituzione, il nome della Folchini resta quello più accreditato. A questo proposito ieri il sindaco di Rovigo Massimo Bergamin ha dichiarato che “so che Forza Italia ha rappresentato delle esigenze. Ma la scelta di un assessore, di nominarlo e revocarlo, spetta al sindaco”.


Nelle scelte per il Parlamento, a questo punto, hanno rilevanza le indicazioni per le società partecipate. Per i vari partiti, infatti le seconde potranno essere interpretate come possibile compensazione delle prime, e viceversa. Ed anche per questo mentre il Pd ha già indicato la terna di possibili candidati a Camera e Senato, Forza Italia sta prendendo tempo in attesa di avere un quadro completo dello scacchiere.


La Lega, invece valuta alcune possibilità per candidare nomi forti, non solo Stefano Falconi, coordinatore provinciale del partito. Anche se il nome che sta prendendo più corpo è quello di Stefano Raule, commissario rodigino e consigliere comunale del Carroccio.
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