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Il Movimento vede le stelle: scoppia il guaio delle primarie

Politica

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Patrizia Bartelle

Cresce il malumore tra i grillini per come sono state gestite le "parlamentarie", di cui ancora non si conoscono i vincitori.
Candidati a propria insaputa, mentre altri, che volevano mettersi in gioco per ottenere un posto nelle liste a Cinque stelle per Camera e Senato, sono stati deliberatamente esclusi dalla competizione online sulla piattaforma Rousseau. E il malumore, all’interno del Movimento, anche in Polesine, cresce.



Anche perché, ad oggi, ancora non si sa chi abbia vinto la “parlamentarie” grilline, e abbia dunque staccato il pass per essere candidato nei collegi uninominali e nelle liste proporzionali del Polesine (e non solo).



A 24 ore dalla chiusura della votazione elettronica, infatti, i risultati finali non sono ancora stati diffusi. Verranno ufficializzati soltanto domenica, quando sarà dunque rivelato chi correrà per un posto a Montecitorio o palazzo Madama.



Ad alzare la voce contro l’establishment Cinque stelle è soprattutto la consigliere regionale polesana Patrizia Bartelle. Che svela: c’è stata la “inopinata esclusione di numerosi autocandidati alle parlamentarie”.
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