L'esercito dem che non paga il Pd

Esponenti dem che non pagano le quote al partito. Fra questi Angelo Zanellato, ex presidente Consvipo, e i sindaci di Porto Tolle e Taglio di Po, Claudio Bellan e Francesco Siviero.


Nel Pd riesplode il caso delle quote versate al partito. A sollevare il caso è Renato Pregnolato ex iscritto dem di Taglio di Po che dice, senza mezze parole che “un piccolo esercito di iscritti al Pd della nostra provincia non versa, da anni, quanto previsto dallo statuto e dal regolamento al Partito Democratico. Un piccolo esercito che non sostiene il principio fondamentale dell’autofinanziamento”.


Per Pregnolato è un “piccolo esercito di inadempienti che diventa un grande esercito di eletti negli enti locali, sindaci, assessori o altri che ricoprono cariche istituzionali e nei vari enti partecipati e indicati dal Pd, tutti abbarbicati alle loro poltrone molto ben retribuite”.
Renato Pregnolato, fino a qualche mese fa iscritto al Pd e presidente del collegio dei revisori dei conti del Pd polesano, “espulso” dal Pd per la scelta di candidarsi, a taglio di po, in una lista civica in contrasto con un’altra dove erano presenti alcuni candidati iscritti al Pd.


“Ricordate - continua - la vicenda della mancata riconferma alla guida della Provincia di Tiziana Virgili, dichiarata non candidabile per non aver versato una parte delle indennità percepite? Ebbene cosa dire, oggi, dei sindaci ricandidati dopo il primo mandato come, ad esempio, quelli di Taglio di Po e Porto Tolle e di altri Comuni sopra i 5 mila abitanti. O casi come i presidenti del Consvipo, di Ecoambiente e tanti altri casi ancora. Persino il presidente dei garanti, vale a dire l’organo che dovrebbe far rispettare lo statuto e il regolamento, non è stato in regola con i versamenti previsti per quanto percepito nel periodo in cui è stato presidente del Censer di Rovigo”.