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Auto contro il cestino, causa al Comune

A Rovigo

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Palazzo Nodari citato per un risarcimento danni di quasi 5mila euro. L’Alfa facendo la curva ha travolto il paletto: lampione spento e distanze non rispettate.
Auto sbriciolata contro il cestino dei rifiuti. Causa al Comune.
L’auto ha svoltato da via Gorizia in viale Regina Margherita. L’asfalto era bagnato, c’era buio e l’autista non ha visto il paletto di sostegno del cestino dei rifiuti. E così nelle effettuare la circa è andata a sfracellarsi contro il paletto che spuntava poco distante dalla carreggiata. Il cestino si è così conficcato nel nel cerchione della ruota andando a sbriciolare parte della sospensione e del semiasse. Insomma una sequenza di danni che ha devastato la fiancata dell’Alfa Mito del giovane rodigino che era alla guida.


Ma ora il titolare dell’auto ha fatto causa al Comune di Rovigo, chiedendo un risarcimento danni di 4.839 euro per l’incidente dello scorso settembre. Una causa civile cui il titolare dell’Alfa ha fatto ricorso dopo l’indisponibilità di palazzo Nodari a riconoscere una propria responsabilità per l’incidente. Niente mediazione quindi, e così ora sarà il giudice di pace a stabilire chi ha ragione e chi torto. Il Comune di Rovigo ha già incaricato l’avvocato Ferruccio Lembo di resistere in giudizio, contestando la versione e le ragioni della vittima dell’incidente, assistita dall’avvocato Enrico Scarazzati.


Il titolare dell’auto sostiene che nel punto in cui è avvenuto l’impatto non c’era illuminazione pubblica, in quanto il lampione presente in quell’incrocio era spento. “A dimostrazione di quanto sosteniamo - spiega il proprietario della Mito - abbiamo anche il verbale della polizia intervenuta sul posto al momento dello scontro, dove si dice che il lampione era spento. E infatti il fanale dello stesso era a terra”. L’avvocato Scarazzati, inoltre, sostiene che era irregolare anche il posizionamento del cestino portarifiuti: “Per legge devono essere disposti a intervalli prestabiliti e a una certa distanza dalla sede stradale. Cosa che nel caso in oggetto non era avvenuta.” “La strada - continua il proprietario dell’auto - era bagnata ed era notte, situazioni che avevano ulteriormente ridotto la visibilità”.


Per il Comune invece “è stato appurato il normale funzionamento del lampione prima dell’incidente”. La prima udienza della causa davanti al giudice d pace è stata fissata per il 12 marzo prossimo.
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