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Vessata dai bulli, costretta a 12 anni a cambiare scuola

Il caso

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Appena entrata alle medie è stata puntata dal branco e bollata sui social come poco di buono... Un vero inferno per la bambina, che ha cominciato a isolarsi e poi a far del male a se stessa.
La storia di Anna (il nome è di fantasia), che a soli 12 anni è stata vittima di bullismo e cyberbullismo, sembra scritta per un copione cinematografico. Invece è successa davvero, in un istituto altopolesano, dove è entrata nel 2016 e ne è uscita solo quest’anno, dopo che aveva cambiato completamente umore e manifestava episodi di autolesionismo. Si tagliuzzava procurandosi piccole ferite. Se la prendeva con se stessa per gli insulti ricevuti e le bugie a sfondo sessuale sul suo conto. Tutto raccontato sui social network.


L’incubo di Anna è cominciato, appunto, nell’anno scolastico 2016 - 2017. Era ancora bambina quando è entrata in prima media, 11 anni. Pochi mesi dopo il branco di “bulli”, un gruppo di ragazzi di poco più grandi di lei, l’ha “puntata”. “Le dicevano che era una p... - racconta la madre - gliene scrivevano di tutti i colori anche nei social network. Le sue amiche lo hanno detto a una professoressa e solo dopo qualche mese io ho saputo che cosa stava succedendo a mia figlia”.


La signora si è subito preoccupata di parlare con il dirigente, ha chiesto di prendere provvedimenti nei confronti dei ragazzini. “Ovviamente non l’ho voluta togliere dai social network, anche perché significava indebolirla ancora di più”. I bulli in giro, in paese, andavano dicendo anche - secondo quanto riferito dalla ragazzina - quanto costavano le sue “prestazioni”.
Una vera gogna che ha portato Anna a farsi del male, a odiare se stessa e a isolarsi sempre di più, e la mamma a rivolgersi a psicologi ed esperti per aiutarla a uscire dal tunnel. “E visto che a scuola il preside non mi ha mai ricevuto, nonostante le email, ho dovuto fare denuncia”. L’indagine è ancora in corso.


A dicembre la decisione non semplice per una famiglia che non vive nell’oro, cambiare istituto e provincia.
L’abbiamo trasferita - conclude la mamma - affrontiamo ogni giorno 17 chilometri e la portiamo in un istituto nel Ferrarese, lei sta meglio. Ma sono indignata con la dirigenza della scuola, che finora non ha fatto altro che portare esperti a scuola per parlare di bullismo e cyberbullismo, ma nei confronti di questi ragazzetti che hanno rovinato mia figlia, nemmeno un provvedimento”.
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