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Caccia alla banda dei furti nei bar: si cerca una Fiesta grigia

Sicurezza

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Tre colpi in 24 ore tra Gaiba, Occhiobello e Frassinelle: c'è una pista. Confesercenti: “Fenomeno in crescita, siamo preoccupati”.
C’è un filo rosso che lega il tentato colpo al bar Amnesia di Gaiba, dove i soliti ignoti hanno letteralmente sfondato una parete per cercare di introdursi nel locale, e la spaccata all’enoteca di Santa Maria Maddalena, distanziati soltanto di poche ore e di pochissimi chilometri.



Anzi, più che rosso, si tratta di un filo grigio. Grigio come l’auto, una vecchia Ford Fiesta, su cui viaggiavano gli autori di entrambi i tentati furti. Ed è proprio su quest’auto, e su questa pista, che si concentreranno ora le indagini per cercare di dare un volto ed un’identità alla banda. Assicurandoli alla giustizia.



A mettere in collegamento i due tentativi di furto, è la stessa titolare del bar Amnesia, Anna Monesi. Che, via Facebook, dopo essere venuta a sapere del colpo subito dall’enoteca della vicina Occhiobello, conferma: “L’auto è sempre la stessa”.



Se avesse ragione, sarebbe chiaro che siamo di fronte ad una banda specializzata, che si occupa di furti e rapine seriali. E che ha messo nel mirino i bar e gli esercizi commerciali della zona.



Un'ipotesi che sposa il direttore della Cna Alessandro Monini. “Esistono vere e proprie bande specializzate, che spesso lavorano su commissione. Lo abbiamo visto nel tempo. C’è stato un momento - racconta - in cui in Polesine venivano saccheggiati principalmente i negozi di biciclette da corsa. Poi c’è stato il periodo in cui venivano rubati i motori nautici, nel Delta del Po”. Adesso, a quanto pare, è il turno dei bar.



Mentre da Confesercenti, il presidente Vittorio Ceccato esprime “preoccupazione, perché quello dei furti e delle rapine, anche nei negozi, è un fenomeno in crescita e di fronte al quale bisogna fare qualcosa”.



Il servizio completo sulla Voce in edicola lunedì 19 febbraio.
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