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Senza seggio, ma da Paperoni

I redditi dei parlamentari

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Per Crivellari e Munerato imponibili da quasi 100mila euro. Per Bartolomeo Amidei solo 37mila euro per colpa delle perdite della sua società.
Quasi 100mila euro per Crivellari e Munerato, appena 37mila per Amidei, ma solo a causa di forti perdite nella sua società.


Non siederanno più nella stanza dei bottoni nazionale, cioè in Parlamento. Ma almeno potranno consolarsi con quanto monetizzato, dal punto di vista della retribuzione, in questi anni. Sono infatti redditi di tutto rispetto quelli che possono vantare i parlamentari polesani, come tutti i loto colleghi del resto.


Da qualche giorno sono disponibili on line le retribuzioni di deputati e senatori, e così tutti, con un semplice clic possono andare a spulciare la dichiarazione dei redditi di chi siede a Montecitorio o a palazzo Madama. La dichiarazione disponibile, ovviamente, è quella relativa al 2017, ultimo anno pieno di legislatura per tutti i parlamentari.
I tre politici “romani” del Polesine sono l’onorevole Diego Crivellari e i senatori Bartolomeo Amidei ed Emanuela Munerato. Nessuno dei tre è riuscito a spuntare la riconferma alle elezioni dello scorso 4 marzo e tutti devono quindi salutare i rispettivi seggi. Ma almeno potranno salutare Roma con la consapevolezza che le loro retribuzioni non sono state, come dire, da fame.
Sbirciando nella dichiarazione dei redditi di Diego Crivellari, del Pd, si vede che il suo imponibile lordo del 2017 ha toccato quota 98.471 euro. Non male, bisogna ammetterlo. Certo si tratta di cifre lorde, dalle occorre togliere spese, versamento di quote al partito. Ma si tratta comunque di uno stipendio nettamente superiore alla media degli italiani.


Passando al Senato Bartolomeo Amidei (prima Forza Italia, poi Fratelli d’Italia), nel 2017 vanta un reddito di 97.117 euro. Il suo imponibile però scende a 34.699 euro perché dalla cifra iniziale occorre sottrarre 60.802 euro, somma legata alle perdite della società di cui Amidei stesso è socio. E così il politico di Loreo si scopre essere quello con l’imponibile più basso fra i senatori veneti. L’anno prima Amidei aveva un’entrata di 105.148 euro, da cui sottrarre, quella volta, 57mila euro, facendo così scendere l’imponibile a 45.848.


A Palazzo Madama sedeva anche Emanuela Munerato (all’inizio Lega, poi Noi), che sta per concludere, le nuove Camere si riuniranno il 23 marzo, i suoi dieci anni da parlamentare (i primi cinque anni alla camera, poi al Senato). Per lei un imponibile di 98.455 euro. nel 2016 era 105mila euro.


Restando a Palazzo Madama ci sono anche i redditi di Giovanni Endrizzi, del Movimento cinque Stelle, padovano di nascita e ora anche di collegio, ma che nel 2013 era stato eletto nel collegio che comprendeva anche il Polesine. Per Endrizzi nel 2017 un imponibile di 98.669 euro, di cui 97.177 sono le entrate per il ruolo di parlamentare.
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