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Buche ovunque, che vergogna

Strade colabrodo

Via della Resistenza Buche 5

Buche 1

Flavio Ambroglini si chiede se i rattoppi a raggi infrarossi siano davvero utili, e se la ditta abbia fornito garanzie di funzionamento.
Più o meno tutti si muovono in auto o in bicicletta. E quindi tutti, più o meno, hanno a che fare con le buche che da giorni riempiono le strade polesane e di Rovigo.


Ad intervenire è anche Flavio Ambroglini, ex assessore comunale ed esponente del mondo delle associazioni. “Che la città di Rovigo sia quanto a strade un colabrodo - dice - è storia antica; quello che provoca sconcerto, rabbia, indignazione è il riscontrare che nonostante si sia dichiarato di spendere denaro pubblico per la migliore e definitiva risoluzione del problema, laddove si applichi la tecnologia ad infrarossi per rattoppare le buche, ebbene si riscontra che la tanto preziosa tecnologia sta provocando rattoppi peggiori dei danni: el famoso tacòn pezo del sbrego”.


E continua: “Vedere i rattoppi mentre li facevano, con una specie di griglia che scaldava forse in modo inadeguato l’area da asfaltare, la stesura di poco asfalto senza essere poi rullato e sigillato e, peggio, senza vedere nessun ripristino dei sottofondi preventivamente all’asfaltatura, ebbene son rimasto perplesso. Ho pensato che le nuove tecnologie potessero fornire lavori a regola d’arte senza tutta la serie di manovre di cui accennavo poc’anzi, salvo poi il ricredermi vedendo miseramente in affanno i lavori appena eseguiti a caro prezzo per le tasche dei cittadini-contribuenti”.


E poi una domanda: “La ditta che propone i miracolosi rattoppi, ha fornito una garanzia scritta sulla durata dei medesimi? E prima di affidare il lavoro a questi specialisti, qualcuno si è fatto mostrare dei rattoppi eseguiti altrove, non il giorno prima, ma tempo addietro?”
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