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COSCIENZA CIVILE

No alla mafia, Porto Tolle marcia in silenzio per la legalità

L'iniziativa per ricordare il 26esimo anniversario della strage di Capaci e le vittime della criminalità organizzata

PORTO TOLLE - Sotto la pioggia, in  silenzio. Per ricordare quel terribile giorno di 26 anni fa quanto l'intero Paese alle 17.58 si fermò, atterrito, di fronte a quello che era accaduto in Sicilia. Il 23 maggio del 1992 fu infatti una delle giornate più nere della storia italiana: vicino a Palermo, lungo l'autostrada A29 all'altezza dello svincolo per Capaci, un tratto di strada fu fatto saltare. In quel momento stavano passando l'auto del magistrato antimafia Giovanni Falcone e quelle della sua scorta. Oltre a Falcone, nell'attentato, persero la vita anche la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Fu una strage. Una strage compiuta da Cosa nostra. Per ricordare tutto questo e per riflettere su come coltivare la sensibilità civile a difesa della legalità, oggi, 23 maggio, a Porto Tolle si è svolta una marcia silenziosa, organizzata dall’amministrazione comunale con il locale istituto comprensivo. Amministratori, insegnanti, genitori, studenti della primaria e della scuola media si sono riuniti come da programma nel cortile dell’Ipsia, davanti al monumento dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, puntuali nonostante la pioggia, che ha solo ridimensionato il percorso “fisico ma non mentale”, come ha sottolineato la dirigente scolastica Gabriella Di Mascio. Pensieri a voce alta, in musica e parole, “per riflettere e ricordare, ma soprattutto per coltivare la sensibilità civile perché occorre costruire un clima di consapevolezza civile, di predisposizione all’attenzione, e, come ci insegna Nando Dalla Chiesa, non si può mai essere sicuri di non ammucchiare fieno per la mafia con le proprie parole, opere, omissioni”, ha detto l’assessore Leonarda Ielasi portando il saluto dell’amministrazione comunale. Gli interventi dei ragazzi sono stati coordinati dal vicepreside Vincenzo Boscolo Bariga e gli intermezzi musicali dalla professoressa Sabrina Sivieri. In chiusura l’assessore Ielasi ha riportato citazioni dal decalogo dell’Antimafia di Nando Dalla Chiesa e sono state distribuite copie della Costituzione italiana “perché per combattere in nome della legalità, bisogna conoscere ciò che si fa proprio”, ha chiuso l’assessore.
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