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L'ALLERTA

Po inquinato: pronto lo stop all'acqua potabile

Acquevenete ha attivato le procedure di monitoraggio: dai risultati si deciderà se sospendere il prelievo dell'acqua dal fiume

ROVIGO - "A partire dalla giornata di ieri, venerdì 12 ottobre, Acquevenete ha attivato una procedura di monitoraggio sulle acque prelevate dal fiume Po, a seguito di un episodio di inquinamento verificatosi nel mantovano, a Sermide, con una estesa chiazza oleosa (LEGGI ARTICOLO). Dalle analisi effettuate da ieri sera a stamattina non si rileva al momento alcuna presenza di idrocarburi nell’acqua grezza che arriva alla prima centrale di Acquevenete", così recita la nota ufficiale del gestore idrico. "Nel pomeriggio di ieri si è tenuto un incontro presso la sede Arpav di Rovigo congiuntamente agli altri enti interessati (Ulss, Protezione civile, Vigili del fuoco), durante il quale sono stati condivisi sia gli esiti delle verifiche condotte da Arpa Lombardia sulla presunta tipologia ed estensione del fenomeno, sia le simulazioni fornite da Arpae in merito alla velocità di possibile diffusione. Acquevenete gestisce tre impianti di potabilizzazione da acqua superficiale sull’asta del Po (nelle località Canalnovo, Corbola e Ponte Molo), a una distanza rispettivamente di circa 70, 90 e 110 km da Sermide. La presa della prima centrale, Canalnovo, si trova circa a 5 km a monte della località di Berra. I Comuni serviti dalla centrale di Canalnovo sono Guarda Veneta, Crespino, Gavello, Papozze, Villanova Marchesana. Dalle centrali di Corbola e Ponte Molo invece sono forniti invece Adria, Ariano, Corbola, Taglio di Po, Porto Viro, Loreo, Rosolina e Porto Tolle". "È stato istituito un piano di analisi che riguarda sia le acque grezze (ovvero così come vengono prelevate) lungo l’asta del Po, monitorate già da ieri pomeriggio, che le acque grezze e potabili prelevate presso l’impianto di Canalnovo. Queste ultime saranno monitorate a partire da domani in prima mattinata, giorno e notte. Le analisi saranno eseguite da Arpav e da Acquevenete. Acquevenete sta inoltre lavorando in collaborazione con Hera, che gestisce il potabilizzatore di Pontelagoscuro (FE), localizzato circa 30 km a monte dell’impianto di Canalnovo, per un confronto continuo con le analisi effettuate dal gestore idrico emiliano. L’ultima analisi eseguita da Hera, alle ore 21 di ieri, evidenziava l’assenza di idrocarburi nell’acqua prelevata". "Inoltre i tecnici di acquevenete monitoreranno costantemente in loco gli impianti e le prese, a partire da quello di Canalnovo, garantendo un controllo 24 ore su 24. Sulla base di tutte le evidenze (analitiche e non) che emergeranno nelle prossime ore si provvederà ad aggiornare le modalità di gestione degli impianti. Nell'immediato non vi sono ragioni di preoccupazione perché l'inquinamento non ha ancora raggiunto i territori gestiti da Acquevenete, tuttavia se vi fosse il rischio che questo accada si sospenderà temporaneamente il prelievo delle acque dal fiume Po". "Come sindaco di Rovigo e vice presidente di Acquevenete ho seguito la vicenda in stretto contatto con i dirigenti e tecnici - ha detto il Sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin - La situazione è monitorata costantemente e se ci saranno motivi di preoccupazione, saremo pronti ad intervenire per tutelare la cittadinanza".
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