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POLITICA ROVIGO

"Nadia, non siamo come te. Qui è tutto alla luce del sole"

La replica di Ivaldo Vernelli e Andrea Donzelli alle dichiarazioni di Nadia Romeo. "Ecco come andò la NON caduta di Bergamin"

ROVIGO - Niente "inciuci", nessuna alleanza sospetta, una linea politica chiara e tutto sempre alla luce del sole. Sono le caratteristiche che, come spiega il consigliere Ivaldo Vernelli, hanno sempre caratterizzato il suo comportamento, nella politica così come nella vita. E soprattutto lo hanno caratterizzato durante questi tre anni e mezzo di opposizione al governo Bergamin. Il consigliere Ivaldo Vernelli replica alle insinuazioni lanciate dalla consigliera del Partito Democratico, Nadia Romeo che in conferenza stampa avrebbe sostenuto che, il consigliere Vernelli, avesse rinunciato all'opportunità di mandare a casa il sindaco Bergamin per salvare il suo amico e assessore Andrea Donzelli (LEGGI ARTICOLO). Donzelli che, chiamato in causa, si presenta al fianco di Vernelli per rispondere, per l'ultima volta - lo promette - alle parole "noiose" di Nadia Romeo. Ma a cominciare la replica è l'ex Cinque Stelle Vernelli: "Anche se si tratta di una dichiarazione che riguarda fatti ormai prestorici - spiega - visto la tendenziosità delle parole della Romeo ritenevo opportuno rispondere e chiarire. Diversi mesi dopo l'elezione di Bergamin si sparse la voce che c'era l'opportunità di farlo cadere andando dal notaio a firmare così come era avvenuto con Piva. Ma i Cinque Stelle non erano particolarmente propensi ad utilizzare quel metodo ma facemmo una assemblea e fu deciso che, se i nominativi dei 17 firmatari sarebbero stati resi palesi, allora sì, avremmo firmato anche noi. Invece questa è una domanda che devo porre anche adesso, perché non ne conosco la risposta, ovvero: chi erano quei 17 consiglieri? Non si sono mai manifestati. Io sapevo che Antonio Rossini non avrebbe firmato, così come Livio Ferrari perché me lo dissero. Ma quello che non è mai stato chiaro è: chi erano i cinque della maggioranza pronti a tradire? Ancora non lo so" "All'epoca furono in tre a venirmi a chiedere di andare dal notaio: Nadia Romeo, l'avvocato Aldo Guarnieri e Renzo Marangon - continua Vernelli - Anche a loro ho chiesto chi erano i 5 della maggioranza pronti ad andare dal notaio. Ma non ho mai ricevuto una risposta. Quindi oggi, a ragion veduta, vi posso dire che la storia del notaio era una bufala campata per aria". Vernelli parla poi della vicenda rifiuti che lo vide in principio d'accordo con il sindaco, dichiaratamente, ma poi la svolta, il passo indietro di Bergamin e lo scontro tra Vernelli e il sindaco divenne frontale. "Non si può dire lo stesso di Nadia - continua Vernelli - Si veda ad esempio la questione Asm spa. Quali sono i legami tra la segreteria comunale del Pd di Rovigo e il sindaco? Perchè queste alleanze mai spiegate? Perché tutta questa ambiguità? Che cosa ritiene di poter fare sulla questione dei licenziati? Cosa è successo a quel gruppo di persone che fanno riferimento a Duò e Bellinazzi che si erano posizionate a sostegno della Romeo e che oggi trovano spazio da Veneto Nuoto a Onoranze Funebri? Nadia noi non siamo come te, noi siamo trasparenti e abbiamo sempre fatto tutto alla luce del sole. E su Donzelli non c'è mai stato alcun accordo sottobanco". E a confermarlo lo stesso ex assessore. "Quando ho letto le dichiarazioni della Romeo la mia prima reazione è stata una noia tremenda - commenta Donzelli - Io sono un libero pensatore e lo sono sempre stato. Anche a cavallo della fine del 2014-2015 quando ricevetti diverse richieste durante la campagna elettorale da più parti. Conosco Vernelli dagli anni '80. Ci siamo incrociati anche in ambito professionale più volte. Ne è nato un rapporto onesto e sincero sia nelle vicinanze che nelle diversità di vedute, un rispetto e una stima che sono rimaste inviolate. Sapute le mie competenze, Ivaldo mi chiese di supportarlo nella sua campagna elettorale. Massimo Bergamin, che come tutti sapeva cosa stavo facendo, passò il primo turno e mi chiese se, in caso di vittoria avrei accettato la nomina, in quota personale, ad assessore allo sport e teatro. Da libero pensatore ho svolto il mio servizio e non ho avuto problemi ad interromperlo quando non vi erano più le condizioni per proseguire. Un bel lusso quello di non dover dipendere da un incarico, non dover dipendere da un compenso. Secondo Nadia Romeo sarei stato una figura di snodo tra il sindaco e il consigliere Vernelli al punto di essere al centro di non so che trama e non la voglio neanche cercare proprio per la noia di dover cercare qualcosa di ragionevole dove ragione non c'è". "Vale la pena ricordare che Ivaldo è stato l'unico che mi ha contato le pulci nel mio lavoro di assessore in tutti i consigli comunali. Informo tutti coloro che si sono appassionati di questa noiosa sceneggiata, che nulla di quello che avrebbe asserito Nadia Romeo - conclude Donzelli - e successive illazioni, corrisponde al vero".
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