VOCE
POLESELLA
11.01.2020 - 18:52
POLESELLA - “Serve un piano di salvaguardia idrogeologica per il territorio”. L’appello arriva dal sindaco di Polesella Leonardo Raito, evidentemente preoccupato dai problemi connessi alla sicurezza idraulica.
Del resto, a dicembre, due frane hanno interessato gli argini nel territorio comunale di Polesella, lungo il Poazzo. Prima ha ceduto una sponda, proprio in corrispondenza del ponte davanti alla stazione, costringendo il Comune a chiudere completamente il passaggio sulla struttura per motivi di sicurezza; poi, pochi giorni dopo, un vasto fronte franoso ha interessato un altro tratto dell’argine dello stesso corso d’acqua.
“I rilevanti fenomeni franosi che si stanno verificando negli ultimi anni e che riguardano moltissimi canali e scoli polesani - dice infatti il primo cittadino - evidenziano come non sia rinviabile un piano per la salvaguardia idrogeologica del territorio. I Consorzi di bonifica fanno un lavoro prezioso con le risorse che hanno, molte strade comunali e provinciali sono state realizzate sulle sommità arginali dei canali e oggi vedono, in molti casi, volumi di traffico impensabili al momento della realizzazione della viabilità”.
“Il tutto, sommato ai cambiamenti climatici degli ultimi periodi - aggiunge Raito - pone in primo piano la necessità di interventi straordinari di manutenzione e di rafforzamento delle arginature, delle strade e dei ponti, onde evitare che le difficoltà di pianificare, con adeguato sostegno economico, la gestione ordinaria dei manufatti, possa provocare in un futuro ravvicinato problemi di sicurezza e di collegamento tra località che potrebbero trovare, in quelle strade, l’esclusiva via di accesso ad abitazioni, fondi, insediamenti produttivi. Chiaro che un piano serio necessita di finanziamenti importanti che non possono essere pianificati dai piccoli Comuni polesani”.
Conseguente l’appello del primo cittadino: “Un impegno serio - dice - potrebbe venire dalla Regione del Veneto, forte della consapevolezza che il Polesine è un territorio unico per quanto concerne il reticolo di scoli e canali che lo solcano, Regione che potrebbe avvalersi delle competenze messe in campo e testate da parte dei Consorzi di bonifica. In vista delle prossime elezioni regionali si potrebbe chiedere un impegno concreto ai candidati presidenti e consiglieri. Si tratta di un problema non più rinviabile”.
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