VOCE
ECONOMIA
25.01.2020 - 17:52
Ficarolo, Occhiobello, Stienta e Salara hanno oltre 30 ettari pronti a ricevere insediamenti
I sindaci polesani hanno completatola mappatura delle aree Zls come avevano concordato la settimana scorsa nel vertice con Confindustria.
Il primo passo, quindi, perla costruzione del piano strategico che dovrà portare al decreto regionale che istituisce la Zona logistica semplificata, è stato compiuto.
Tempi rispettati, dunque, per questo passaggio tecnico, propedeutico alla definizione della successiva road map che dovrà portare investimenti, aziende e posti di lavoro con il sostegno di sgravi fiscali e agevolazioni procedurali.
I sindaci hanno così definito la perimetrazione delle aree, che andranno a costituire il corpo unico della Zls polesana, la quale a sua volta si sommerà a quella dell’area di Marghera per un unico quadrante destinato ai player nazionali e internazionali.
In Polesine, dunque, ci sono tra i 220 e i 250 ettari di Zes-Zls. Il Comune con il maggior numero di lotti è Ficarolo, con ben 39 ettari pronti a ricevere insediamenti. Numeri simili li hanno anche Salara, con oltre 32 ettari, Occhiobello con oltre 31,60 ettari e Stienta con 31,68 ettari. Comuni abbastanza vicini, se non contermini, e praticamente a contatto con l’accesso all’autostrada A13 e a poca distanza da Transpolesana e Valdastico. Un’area, quindi ben servita per quel che riguarda le infrastrutture viarie, senza contare che si tratta di Comuni, come quasi tutti quelli dell’area Zes, bagnati dal Po.
Poi c’è la fascia di Comuni con un dimensionamento, diciamo, medio: Castelnovo Bariano mette in campo 14 ettari disponibili a insediamenti industriali, Calto, il Comune meno popolato del Polesine, ne ha 12, altrettanti Melara, mentre Bagnolo di Po e Polesella circa 9. A Castelmassa ce ne sono quasi sette, mentre gli ettari disponibili a Trecenta sono tra i 4 e i 5, a Canaro sono poco meno di 2 e mezzo. A Bergantino sono oltre 3, mentre chiude la carrellata Gaiba con poco più di un ettaro e mezzo a disposizione, A questi si aggiungono i terreni del Comune di Fiesso Umbertiano. Si tratta in gran parte di aree artigianali e industriali già definite e non complete. In moltissimi casi aree già urbanizzate e quindi pronte per gli insediamenti. E poi capannoni in disuso, in grado di essere riqualificati e riutilizzati.
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