VOCE
CORONAVIRUS IN VENETO
16.03.2020 - 12:11
ROVIGO - Tra i problemi creati dal fermo imposto dall’emergenza Coronavirus c’è anche il mancato ritiro del siero del latte e dei prodotti di origine animale dai caseifici. Sottoprodotti delle lavorazioni casearie che, in tempi ordinari, vengono ritirati e conferiti a specifici impianti, fuori regione. Ma che ora, a causa delle limitazioni imposte ai comparti non definiti essenziali, non vengono più ritirati e si accumulano nei caseifici.
L’assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, raccogliendo la preoccupazione dai produttori, ha interpellato stamane il ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova al fine di trovare una soluzione temporanea, durante queste settimane di emergenza, che consenta di gestire le eccedenze dei sottoprodotti della filiera lattiero-casearia e di evitare il blocco dell’attività dei caseifici.
Due le soluzioni possibili, che Pan prospetta al ministro: 1) consentire l’utilizzo nei campi dei sottoprodotti del latte, in chiave agronomica, estendendo la casistica e le superfici previste dalla normativa vigente; 2) semplificare la normativa sanitaria che attualmente auotrizza il conferimento di siero e residuati delle lavorazioni del latte ai 120 impianti di digestione anaerobica presenti nel territorio regionale, che operano nello smaltimento e riciclo di scarti di origine agricola.
“Si tratterebbe di deroghe temporanee - specifica Pan – già chieste anche dalla Regione Lombardia, compatibili con le normative vigenti e garantite dall’obbligo di tracciabilità dei sottoprodotti delle lavorazioni del latte e dei caseifici che sta in capo agli impianti di digestione”.
Intanto nel pomeriggio, l’assessore Pan incontrerà tutti gli attori della filiera del latte (in videoconferenza) per fare sintesi delle problematiche del comparto e individuare, insieme a produttori e categorie, le misure emergenziali per aiutare stalle, caseifici e le realtà connesse alla lavorazione e distribuzione di latte e latticini a prevenire la crisi generata dal fermo generale delle attività e della pubblica ristorazione.
“Anche per il comparto del latte – sottolinea Pan – il Veneto intende muoversi con tempestività ma in modo unitario e coordinato con le altre Regioni e con le autorità nazionali al fine di trovare le soluzioni più efficaci per affrontare la straordinarietà della situazione. Ma servirà un intervento straordinario, con incentivi economici, per fronteggiare la crisi che sta investendo l’intera filiera”.
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