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CORONAVIRUS IN VENETO
30.03.2020 - 17:24
ROVIGO - "Lavoratori senza dispositivi di protezione o con kit di sicurezza consegnato tardivamente, che condividono mezzi angusti e non sempre sanificati. Sono le condizioni di lavoro dei dipendenti degli istituti di vigilanza". La denuncia viene dall’Ust Cisl Padova Rovigo e della Fisascat Cisl Padova Rovigo.
"Nel settore della Vigilanza privata e dei Servizi fiduciari operano sul territorio delle due provincie una trentina di aziende, di piccole e grandi dimensioni, note o poco conosciute, che hanno investito comunque troppo poco sulla tutela della salute di centinaia di dipendenti impegnati nella vigilanza di ospedali, banche, strutture pubbliche e private che contano su questi lavoratori per la loro sicurezza. Non possiamo dimenticarci di questi lavoratori - commenta il segretario generale dell’Ust Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin - impegnati in prima linea per garantire la tranquillità dei cittadini con il controllo del territorio, sia per quanto riguarda siti sensibili come ospedali, strutture di Pronto soccorso e i istituti di ricerca, che con altri servizi di vigilanza. Tutti questi lavoratori, nessuno escluso, hanno il diritto di operare in maniera sicura, con tutti i dispositivi di protezione necessari alla tutela della loro salute e con la possibilità di rispettare le distanze di sicurezza tanto raccomandate a tutti i cittadini, anche all’interno dei mezzi di trasporto. Soprattutto in un momento come questo".
"Le aziende che operano sul territorio in questo settore applicano spesso contratti diversi da quello firmato dalle confederazioni sindacali nazionali, a basso costo e con poche tutele. Ma anche quelle più strutturate non hanno dimostrato fin dall’inizio l’attenzione necessaria alla protezione dei dipendenti. In generale – osserva il segretario della Fisascat Cisl Padova Rovigo Marco Bodon - i kit di salvaguardia, composti da mascherine, non sempre protettive, guanti monouso e solo talvolta da gel igienizzante, sono stati consegnati soltanto alle Guardie Giurate in servizio presso strutture dove sono a contatto con altre persone, come ospedali, pronto soccorso o università, mentre alle guardie in servizio notturno o altri tipi di servizio spesso non è stato dato alcun dispositivo di protezione, anche se questi lavoratori sono esposti al rischio alla stregua di altri. Inoltre soltanto poche aziende hanno operato la sanificazione dei mezzi e delle sedi".
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