VOCE
la grande protesta
29.04.2020 - 14:35
VENETO - “Possiamo riaprire subito in sicurezza. Siamo pronti a collaborare ma Il Governo ci ascolti”. Un flash mob di parrucchieri, estetisti e imprenditori del settore cura alla persona per chiedere al Governo la riapertura immediata consentendo di riavviare le loro attività. CNA Nordest si mobilita a tutela di tutti i saloni di acconciatura, i centri di estetica e le attività di cura della persona, paralizzate dal lockdown fin dall’11 marzo e senza prospettiva, secondo il Governo, di riaprire a breve.
"I titolari e i collaboratori di queste attività - dal Trentino Alto Adige al Veneto e al Friuli Venezia Giulia - sono invitati a partecipare ad un flash mob in programma giovedì 30 aprile, alle ore 19, contemporaneamente in tutto il Nordest. Ciascuno di loro dovrà accendere le luci e le insegne della sua attività, chiusa dal DPCM dell’11 marzo, per cinque minuti, manifestando così contro la volontà del Governo, illustrata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il DPCM del 26 aprile, di non riaprire i saloni di acconciatura e i centri di estetica prima dell’inizio di giugno", spiega con una nota la Cna.
Il comparto è composto da oltre 19.200 aziende nel Triveneto (13.350 in Veneto, 2.400 in Trentino Alto Adige e 3.500 in Friuli Venezia Giulia) e ha oltre 31.000 addetti (21.000 in Veneto, 4.800 in Trentino Alto Adige e 5.000 in Friuli Venezia Giulia).
L’iniziativa è stata concordata nel corso di una videoconferenza di CNA Nordest, il raggruppamento delle CNA di Veneto, Trentino Alto dige e Friuli Venezia Giulia. “I titolari e i collaboratori delle aziende del comparto cura della persona – ha affermato il portavoce della CNA Benessere Aglio Mariano – sono professionisti della salute e della sicurezza da prima dell’epidemia di COVID19. Sono perfettamente in condizione di riaprire, anche grazie a protocolli ferrei stipulati insieme alle parti sociali che vanno oltre le linee guida nazionali, mettendo al primo posto la sicurezza dei clienti, dei dipendenti e degli stessi imprenditori.
Matteo Rettore, direttore della CNA di Rovigo, intende ampliare il fronte a sostegno di centri estetici e saloni di acconciatura ad altri comparti, come bar, ristorazione, turismo: “Con le attività senza una data certa di riapertura, tasse e mutui se tutto va bene rinviati ma comunque da pagare e con pochi spiccioli ricevuti dallo Stato, sempre che siano rientrati tra i beneficiari, questi imprenditori sono a un passo dalla chiusura definitiva”.
Il vicepresidente nazionale CNA Guerrino Gastaldi, si è preso l’impegno di portare le proposte del Nordest a Roma. Tra le ipotesi emerse, quella di spalmare in 5 anni, con il credito d’imposta, tutte le somme tra tasse, mutui, affitti e altre incombenze che le imprese devono pagare in questi mesi di stop senza incassi. E ancora: la prassi dell’autocertificazione al posto dell’opprimente burocrazia, la necessità di interpretazioni uniforme delle norme da parte delle Prefetture, l’urgenza di investimenti infrastrutturali nella banda larga e nella digitalizzazione.
Le CNA del Nord est ritengono le micro, piccole e medie imprese in grado di sapersi adattare superando in brevissimo tempo il gap digitale, mettendo in pratica i protocolli di sicurezza per tutelare lavoratori, clienti e imprenditori, riconvertendo aziende e filiere per la produzione di materiali sanitario e DPI, mettendo in sicurezza salariale i lavoratori con gli appositi strumenti.
Il tutto anche grazie al sostegno delle articolazioni territoriali della CNA che hanno collaborato alla stesura dei protocolli di sicurezza attraverso gli enti bilaterali, promosso soluzioni per l’accesso al credito attraverso i consorzi di garanzia, proposto alla politica misure mirate per le piccole aziende, fornito consulenza qualificata in vari settori anche in una veste sussidiaria rispetto agli Enti pubblici.
CNA Nordest si propone adesso come piattaforma per lo scambio di know how e best practice, tra cui quelle di elevata qualità in tema di formazione a distanza, elaborata da Ecipa Nordest ampliando la già consolidata sperimentazione del Libretto formativo digitale: una soluzione ottimale visto che la ripartenza avviene comunque a ranghi ridotti.
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