VOCE
IL CASO
09.05.2020 - 15:01
CORBOLA - "Il prossimo fallimento della cooperativa Corbola Servizi Plurimi avviato alla metà di marzo con il deposito della domanda presso il Tribunale di Rovigo, lascia purtroppo per strada gli addetti ad uno dei “rami di Azienda” il settore della lavanderia con sede a Corbola e che dava lavoro ad una ventina di addetti, a maggioranza femminile residenti nei Comuni di Ariano, Taglio di Po e Corbola", lo annuncia Franco Maistro della Segretaria Territoriale della Cisl Fp.
"Molteplici i fatti accaduti nel corso dei due mesi fra marzo e aprile di quest'anno, a seguito del blocco nel pagamento degli stipendi è stato siglato un accordo fra Ciass e cooperativa per lo scioglimento del rapporto dei servizi e a seguire il subentro nelle retribuzioni dello stesso consorzio - continua in una nota stampa Maistro - Vi è stata poi la necessità entro il 30 aprile, ultimo giorno di servizio delle attività della Corbola servizi, di attivare tramite i canali telematici di nuove gare di appalto per consentire la continuità dei servizi nelle case di riposo: dalle pulizie all'assistenza, cucina e quindi lavaggio di biancheria ed indumenti. A conti fatti il risultato dell'azione sindacale in rappresentanza di molti lavoratori ha portato ad una necessaria quanto veloce realizzazione di tutte le sostituzioni per i servizi all'interno delle strutture: Madonna del Vaiolo, Villa Agopian a Corbola e Ing. Pedrelli ad Ariano nel Polesine, dove tra oss e settore pulizie si è pur con riduzioni di orari calibrate al solo servizio interno ha portato ad una soddisfazione delle maestranze".
"Mentre lo stesso non si può dire per il settore del lavaggio dei vestiti che trovava spazio nel capannone a Corbola, dove ha sede la stessa cooperativa e che dal 20 aprile risulta priva di tutto il personale e di ogni attività lavorativa. La caparbietà di queste lavoratrici e la loro forte identità legata ai loro luoghi di origine sta accompagnando il sindacato a procedere verso un reale coinvolgimento delle istituzioni. - evidenzia Franco Maisto della CISL FP che continua – non possiamo dimenticare che ci siano persone che a 50 anni perdano il posto di lavoro, per questo motivo riteniamo opportuno un invito ai sindaci per discutere del problema e analizzare le possibili soluzioni o vie di uscita. Ognuna delle lavoratrici ha creduto nella sua azienda e nel suo essere parte del territorio, adesso devono essere aiutate”.
"Il capitolato del CIASS ha di fatto messo in luce che solo una minima parte del lavoro derivava dalle tre case di riposo mentre la parte più cospicua era legata a commesse esterne e quindi non “vincolanti” per essere messe a gara. Il tutto sul piano pratico si è tradotto con una azienda di Treviso, che vincendo la gara ha di fatto acquisito il servizio ma non il corpo lavoratori. La situazione si presenta molto difficile ed il gruppo di lavoro che per anni ha prestato servizio credendo in una rinascita ora si trova di fatto ancora socia e lavoratrice di una cooperativa che attende da parte del Tribunale la nomina di un Commissario liquidatore – sottolinea Franco Maisto della CISL – ora è il momento di chiarire che tutto questo non deve cadere nel dimenticatoio. Crediamo fortemente che il sindacato si debba far portatore a livello nazionale e quindi anche locale della necessità di dare un segnale vero per le persone. Chiediamo alla politica un tavolo negoziale dove parlare di questa situazione coinvolgendo la Regione del Veneto con l'Assessore alle attività produttive per un eventuale sostegno a chi abbia il coraggio di investire. A partire dal fatto che l'INPS accolga la domanda presentata di FIS, l'ammortizzatore sociale delle cooperative in quanto previsto per le società in sospensione dal lavoro e non in liquidazione".
"Ci rendiamo conto che un fallimento come quello della Corbola Servizi Plurimi che lavorava fondamentalmente sull'Isola di Ariano ha una ricaduta enorme sul piano economico e sociale. Di certo una vicenda non semplice dove è necessaria una forte onestà intellettuale, serve un'azione di rete e soprattutto la volontà di credere che solo partendo dalle attività produttive del territorio si può puntare ad una nuova stagione economica per tutta la società. – afferma Franco Maisto della segreteria CISL FP Padova Rovigo - ciascun lavoratore ha messo in campo risorse proprie di capacità e non solo ed ora finisce in strada quasi vedendosi abbandonato, la dignità delle 20 addette ai lavaggi dei panni degli anziani merita rispetto e tutte le strade possibili le percorreremo perchè il lavoro perso non torna più".
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