VOCE
SANITA' IN POLESINE
30.05.2020 - 10:31
ROVIGO - Non hanno smesso una sola giornata di recarsi a casa dei propri pazienti: 163 persone che, a casa loro, versavano in condizione fragili perché toccati da patologie oncologiche e oncoematologiche. Nonostante l’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione dell’epidemia da Coronavirus abbia imposto, in tempi rapidissimi, la riorganizzazione di servizi, di percorsi e di modalità assistenziali del Sistema Sanitario Regionale. In questo scenario le Unità di Cure Palliative hanno svolto un ruolo importante nel prendersi cura dei pazienti fragili, oncologici ed oncoematologici, gestendo a domicilio situazioni complesse in ambito clinico e psico-sociale, al di fuori del contesto ospedaliero.
In accordo con le recenti normative regionali, ogni Azienda Sanitaria del Veneto è dotata di un Servizio di Cure Palliative , in cui èquipe multiprofessionali composte da infermieri, medici palliativisti, medici di medicina generale, psicologi, assistenti sociali lavorano fianco a fianco per realizzare un’ efficace rete territoriale in grado di soddisfare bisogni clinici complessi, con particolare riguardo al trattamento del dolore e di altri sintomi invalidanti che affliggono molti pazienti cronici ed oncologici.
La peculiarità delle Cure Palliative sta proprio nella capacità di scambiare quotidianamente le informazioni relative allo stato di salute dei pazienti assistiti, tra medici palliativisti, medici di medicina generale e infermieri affinché le cure domiciliari siano adeguate alle mutevoli condizioni cliniche dei malati e finalizzate al raggiungimento della migliore qualità di vita. Così anche la frequenza degli accessi domiciliari varia in funzione dei bisogni assistenziali: maggiore è il bisogno di aiuto, più è frequente l’accesso degli operatori sanitari fino a divenire quotidiano.
Nel totale rispetto dell’attuale Circolare Ministeriale :”Raccomandazioni per la gestione dei pazienti oncologici ed oncoematologici in corso di emergenza da COVID-19” il Servizio di Cure Palliative dell’Ulss 5 Polesana sta assistendo in questi giorni a domicilio, 103 pazienti appartenenti al territorio del Distretto 1 e 60 pazienti appartenenti al territorio del Distretto 2, dice la Responsabile Dott.ssa Maria Rita Saltari.
In un momento in cui la pandemia ha costretto molte famiglie all’isolamento ed al distanziamento sociale, è ancora più indispensabile lo sforzo del servizio nel garantire il trattamento del dolore, le terapie infusive, le nutrizioni enterali, la gestione di PEG, di accessi venosi centrali , il rifornimento di farmaci al domicilio dei pazienti , oltre ad essere un’occasione di conforto per i pazienti e per i familiari. La rete delle cure palliative aziendale è completata dall’Hospice Casa del Vento Rosa dotato di 10 posti letto, dedicato ai pazienti più gravi o per i quali l’assenza di un nucleo familiare non permette di sostenere un’adeguata assistenza domiciliare.
Nel 2019 il Servizio di Cure Palliative ha assistito 485 pazienti domiciliari sul territorio di entrambi i Distretti dell’AULSS 5 Polesana e 163 pazienti in Hospice., attraverso cure prestate direttamente presso la propria casa o presso la Struttura più idonea alla condizione di salute.
L’epidemia da Covid 19 ha acceso i riflettori su un importante tema di salute pubblica, quale la gestione dei pazienti fragili con malattie croniche, che maggiormente hanno impegnato le strutture sanitarie ospedaliere, mettendo in crisi le terapie intensive oltre ai reparti di ricovero ordinario.
“La cronicità è un tema di grande interesse per il Sistema Sanitario Nazionale in quanto è anch’essa un’epidemia ormai duratura, che richiede obiettivi di sostenibilità e di appropriatezza clinico-assistenziale – spiega il Direttore generale dr. Antonio Compostella - Le reti di Cure palliative nel Veneto, che si occupano della cronicità avanzata e del fine vita, sono in via di consolidamento e di ulteriore sviluppo. Le linee di indirizzo allegate alla delibera, elaborate dal Coordinamento Regionale di Cure Palliative prevedono l’allargamento delle cure palliative a tutti i pazienti con malattie croniche avanzate, oncologiche e non, nelle fasi precoci di malattia.E’ necessario che tale modello, vantaggioso sia per i malati, in termini di qualità delle cure, che per le Aziende Sanitarie, in termini di sostenibilità economica, venga implementato in modo omogeneo in tutte le Aziende Socio Sanitarie del Veneto”.
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