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13.06.2020 - 10:01
ADRIA - “Adria d’estate si farà: sarà un’edizione speciale per questo si chiamerà ‘Adria d’estate 20.20’ per rimarcare la continuità con la storica manifestazione e nello stesso tempo evidenziare la novità di quest’anno tutto particolare”.
L’annuncio arriva da Barbara Biasioli, vicepresidente di Adriashopping. “Alcune sere fa - spiega - si è riunito il direttivo dell’associazione e tutti sono stati convinti e determinati a non fermare i ‘venerdì’. Ovviamente non è possibile fare un confronto con le edizioni passate, la situazione economico sociale provocata dal Coronavirus ha stravolto la vita di tutti, come singoli, famiglie e imprese. Infatti, restiamo in attesa dei protocolli di sicurezza per capire come dovremo muoverci e che cosa sarà possibile fare. Comunque il primo e più importante messaggio che vogliamo lanciare e quello che i commercianti ci sono, non si arrendono, si fanno su di maniche e vogliono far vivere la città”.
E’ ancora presto per parlare di programmazione vera e propria, i diversi componenti del direttivo si sono presi un incarico specifico da portare avanti velocemente in modo da accelerare il più possibile. Vista l’impossibilità, per l’imminenza della scadenza, non sarà possibile partire il 3 luglio, il primo venerdì del mese che da una trentina d’anni a questa parte apre la tradizionale kermesse. Ma per non lasciar cadere nel vuoto il primo venerdì di luglio, si sta pensando a una serata speciale “Aspettando i venerdì d’estate”. Poi si vedrà.
Intanto Adriashopping si sta muovendo per coinvolgere le altre associazioni di volontariato, a cominciare dalla Pro loco, che già hanno dato piena disponibilità a fare la propria parte: la grande squadra del volontariato adriese è pronta a scendere in campo. Nei giorni scorsi lo stesso Massimo Barbujani aveva fatto sapere di aver raccolto la disponibilità di alcuni gruppi e associazioni a organizzare diversi eventi: dalla serata motori al pane Ciabatta. Inoltre alcuni dj, cantanti e gruppi musicali locali si sono messi a disposizione: il tutto per contenere il più possibile le spese.
La nota dolente, infatti, è senza dubbio la ricerca di risorse finanziarie. La prima porta alla quale andranno a bussare sarà quella di Palazzo Tassoni per verificare se e quanto potrà mettere nel piatto. C’è la possibilità di utilizzare parte del finanziamento della Regione assegnato con il Distretto del commercio. Ma i soldi arriveranno in rendicontazione, quindi tra circa un anno e mezzo. Ma la necessità impellente è trovare liquidità immediata. Ovviamente non si potrà fare affidamento sugli operatori commerciali e imprenditoriali, già essi stessi in attesa di sostegno economico. Per questo un’eventuale apertura dei cordoni della borsa da parte del comune sarebbe fondamentale.
Comunque vada, si può dire fin d’ora che sarà un successo tutto quello che sarà organizzato, vista la gravissima crisi che la città sta attraverso. Organizzare i “Venerdì”, sia pure in forma ridotta, sarebbe senza dubbio un chiaro messaggio di speranza, inoltre sarebbe l’unica manifestazione in grado di portare persone da fuori, soprattutto giovani, in questi primi mesi post Coronavirus.
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