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CORBOLA

“Analisi del sangue degli anziani qui da noi? Missione impossibile"

Le considerazioni della minoranza in consiglio comunale

Prelievi e analisi solo attraverso il Cup

CORBOLA - Le considerazioni della minoranza in consiglio comunale di Corbola, formata da Rossano Doati, Valentina Bovolenta e Anna Paola Tosato, sull'attuale situazione del punto prelievi presso Villa Agopian a Corbola.

“Ai tempi del Covid-19 ottenere un appuntamento per fare le analisi del sangue è ormai diventata un’impresa. Tuttavia, se a necessitare di questa prestazione è una persona anziana che vive a Corbola, ci troviamo di fronte ad una ‘missione impossibile’. Senza contare che per avere l’esito delle analisi bisogna essere un perito informatico ,viste le difficoltà legate alla consegna a mano. Se si è fortunati ad avere un pc in casa o un familiare che ne abbia accesso le cose si risolvono velocemente, ma se una persona anziana si trova a dover trovare l’esito delle proprie analisi online la situazione si fa sicuramente critica. Non sappiamo se l’attuale amministrazione di Corbola si sia resa conto delle enormi difficoltà che si trova ad affrontare non solo una persona anziana, ma anche chiunque si trovi nella condizione di non potersi spostare ad Adria o Taglio di Po oppure a Porto Viro per effettuare un prelievo del sangue”.

“Da quando il punto prelievi a Villa Agopian è stato chiuso causa pandemia, nessuna soluzione alternativa è stata proposta e molte persone che non hanno possibilità di spostarsi hanno rinunciato ad effettuare le analisi. In breve, viene regolarmente calpestato un diritto fondamentale di ogni cittadino. Molti altri Comuni si sono organizzati e sono riusciti a dare questo tipo di servizio alla popolazione più fragile ed indifesa. Basterebbe poco per fare in modo che la sala preposta ai prelievi diventi completamente indipendente dal resto del fabbricato”.

“Ancora una volta la minoranza si trova a dover bacchettare l’attuale amministrazione per questa mancanza di sensibilità che, del resto, era già stata manifestata nel disinteresse totale per cercare di trovare una soluzione alla mancanza di un ambulatorio pediatrico in paese, come pure per l’ambulatorio del secondo medico”.

“In una piccola realtà come Corbola, se non è il Comune, come organo istituzionale, a prendersi cura delle persone più fragili, chi lo deve fare? E’ giusto allora interrogarci sul funzionamento di questa amministrazione, che dimostra più una vena creativa, volta ad abbellire il paese,che un reale interesse verso il bene comune. E mentre si aspettano ancora il punto prelievi, l’ambulatorio pediatrico e quello per il secondo medico, si pensa già a che cosa ne sarà delle scuole elementari e medie inferiori tra qualche mese”.

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