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STAZIONE

"Ora chiediamo una sistemazione più sicura"

Un incidente davanti alla stazione dei treni scatena la rabbia dei tassisti

Taxi travolto, esplode la protesta dei tassisti

ROVIGO - Un incidente davanti alla stazione dei treni scatena la rabbia dei tassisti. "Siamo stanchi, non si può lavorare in mezzo alla strada e in queste condizioni - dice Andrea Pavarin, responsabile del servizio Radio Taxi Rovigo 23900 - L’altro giorno un’auto in transito in piazzale Riconoscenza, proprio davanti alla stazione dei treni, ha colpito in pieno lo sportello di un taxi che sostava nello spazio riservato alle “auto bianche” sul ciglio della strada davanti alla stazione. All’interno del taxi, con lo sportello aperto, c’era il proprietario, che stava aspettando eventuali clienti: fortunatamente è uscito illeso dall’incidente".

"L’auto che ha centrato il taxi proveniva da viale Marconi, e dopo aver danneggiato la vettura accostata, nell’apposita area di sosta, non si è fermata, proseguendo su via Petrarca e facendo perdere momentaneamente le proprie tracce. Sul posto è intervenuto il personale della polizia locale e del nucleo radiomobile dei carabinieri, che - ascoltata la testimonianza del tassista - è sono riusciti a intercettare l’auto protagonista dell’incidente sul Corso del Popolo. Intanto, sul luogo dell’incidente - davanti alla stazione - sono accorsi in breve tempo numerosi colleghi del tassista, preoccupati dalla situazione insostenibile che, da tempo, lamentano nell’area di piazza Riconoscenza.

Pavarin spiega: "La nostra è una situazione già segnalata più volte alle autorità competenti, già dai tempi in cui era comandante dei vigili urbani Sabrina Patanella (sostituita nella primavera 2015, ndr). Il nostro caso non è mai stato preso in considerazione da nessuno. L’unico ente che ci ha degnato di un po’ d’attenzione è stata la Cna polesana, che ha condotto con noi questa battaglia. Secondo il codice della strada noi non dovremmo stare in quella posizione, perché l’ siamo in mezzo alla strada. E invece, dopo molti anni, siamo ancora lì rischiando ogni giorno la nostra vita per lavorare. Questa volta è andata bene ma poteva scappare il morto".

"Questa situazione - dice ancora il portavoce della categoria - è ridicola oltre che pericolosa. Quello che chiediamo il prima possibile è un incontro con l’amministrazione comunale per chiarire quanto accaduto e sentire quali sono le soluzioni, se ne hanno, per risolvere questa situazione che ormai rimane in piedi da troppo tempo".

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