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SCUOLA

Sindacati preoccupati per l'inizio dell'anno scolastico e i banchi con le rotelle

Vascon (Cisl) e Gregnanin: “Abbiamo lavorato tanto per garantire l’arrivo a scuola di ragazzi e studenti e ora il pericolo che tutto si blocchi è reale”

"Il governo blocca un sistema che funziona”

ROVIGO - "C’è molto silenzio sull’inizio della scuola e quando c’è molto silenzio non è il massimo, c’è da preoccuparsi”. Bertilla Gregnanin, esponente della Uil scuola di Rovigo e Giovanni Vascon, collega della Cisl scuotono la testa. Gli arredi scolastici e gli affidamenti centralizzati rischiano di essere il 99esimo cancello che renderà il ritorno a scuola in presenza impossibile. “Abbiamo lavorato tanto per garantire l’arrivo a scuola di ragazzi e studenti e ora il pericolo che tutto si blocchi è reale”. Gregnanin spiega: “Abbiamo bambini che possono stare già soli sui banchi perché sono già singoli, ma la stragrande maggioranza sono doppi. Ora se volessimo davvero risparmiare sugli arredi, ci potrebbe facilmente fare una bella operazione di segatura e applicazione di gambe nuove, per avere un risparmio notevole. Solo che questa competenza non è nostra”.

Molto duro Vascon: “Hanno fatto tutto in modo da ritardare e complicare la vita a tutti quanti. I comuni sono virtuosi, gli istituti scolastici in genere pure. Molti si sono dati da fare per gestire la situazione vedere gli spazi, dividere le palestre con il cartongesso, l’aula magna, e ora arriva questa direttiva che io definisco ad alto rischio, perché ritarda tutto”.

“Temo che alla fine non ce la faremo - prevede Gregnanin - I nostri comuni, voglio segnalare, non sono spreconi, sono comuni virtuosi. Era anche giusto se vogliamo lasciare ai territori di assegnare le commesse, fissando un tetto per il costo degli arredi. L’economia locale risponde certamente meglio, ma facciamola lavorare”.

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